La separazione con addebito
Cos’è e come richiederla
La separazione con addebito è una scelta delicata che può avere conseguenze significative sulla vita delle persone coinvolte. In molti casi, rappresenta l’unica soluzione per porre fine ad un matrimonio che ha ormai esaurito la sua funzione.
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INDICE
Cos’è la separazione con addebito
La separazione con addebito di colpa si verifica quando la fine del matrimonio può essere attribuita a uno dei due coniugi.
Il giudice della separazione non dichiara automaticamente l’addebito, ma uno dei coniugi deve presentare una richiesta per far valere la responsabilità dell’altro per la fine del loro vincolo.
Proprio per questo motivo, la pronuncia di addebito è:
- eventuale
- subordinata all’istanza di parte.
La separazione giudiziale senza addebito invece avviene quando entrambi i coniugi non richiedono una pronuncia giudiziale di colpa, o quando la richiesta viene respinta dal giudice.
Se invece si ottiene l’addebito, questo svolgerà una funzione sanzionatoria:
- avrà conseguenze patrimoniali
- il coniuge a cui è addebitata la separazione perderà il diritto all’assegno di mantenimento
- perderà anche i diritti successori.
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Quando chiedere addebito della separazione
L’art. 151 co.2 c.c. stabilisce che il Giudice, se viene fatta richiesta e ne ricorrono le circostanze, debba dichiarare a quale dei due coniugi sia addebitabile la separazione.
L’addebito verrà pronunciato se:
- viene accertata la colpevolezza del coniuge
- viene provato il nesso causale tra la sua condotta e l’intollerabilità della convivenza.
Non può invece essere richiesto o dichiarato l’addebito di separazione con un accordo di separazione consensuale, né tramite negoziazione assistita o dinanzi al sindaco.
La responsabilità, infatti, deve essere accertata da un Giudice e non può essere stabilita di comune accordo tra le parti.
La norma specifica che ai fini dell’addebitabilità della separazione, occorre che ci sia stata
la violazione dei doveri nascenti dal matrimonio e che gli stessi hanno causato l’impossibilità di continuare a vivere insieme.
Per raccogliere in modo attento e scrupoloso tutti gli elementi di prova necessari un nostro avvocato esperto in diritto della famiglia ti assisterà.
– Le cause dell’addebito separazione
L’addebito della separazione può essere richiesto quando uno dei coniugi compie violazione di doveri coniugali, tra cui l’obbligo di:
- assistenza morale e materiale
- coabitazione
- collaborazione per il bene della famiglia
- fedeltà, in tal caso si può richiedere separazione con addebito di colpa per tradimento.
Quando il coniuge lascia la casa familiare, per l’addebito non basta la mera violazione dell’obbligo a coabitare, ma deve essere dimostrato che l’allontanamento è stato la causa della fine del matrimonio.
Occorre che ci sia una stretta relazione tra la violazione e la fine del matrimonio per poter richiedere l’addebito.
Lo sapevi che…
La decisione di separazione con addebito figli ad uno dei coniugi non ha alcuna conseguenza per quanto riguarda la custodia della prole. La cattiva condotta di uno dei genitori non implica automaticamente una condotta che danneggia il benessere dei figli.
La decisione sull’affidamento verrà dunque presa sulla base dell’interesse del bambino e non sulla base dell’addebito (Cass. Sent. n. 17089 del 2013).
Il risarcimento danni separazione addebito
La separazione con addebito non impedisce di chiedere il risarcimento dei danni subiti a causa del comportamento scorretto del coniuge durante il matrimonio.
Dalla violazione dei doveri coniugali possono infatti derivare pregiudizi gravi all’onore o alla reputazione del partner e danni psicologici.
Questi comportamenti scorretti ledono la dignità e la personalità dell’altro coniuge, considerati diritti inviolabili. Pertanto, è possibile ottenere un risarcimento per sussistenza di un illecito civile (Cass. Civ., 15 settembre 2011, Sent. n. 18853).
In questo caso i costi e le spese del processo saranno a carico della parte a cui sarà addebitata la separazione.
Se vuoi ottenere risarcimento richiedi l’assistenza di un nostro avvocato, ti offriamo la tutela che cerchi.
Attenzione
L’art. 156 c.c. prevede che se uno dei coniugi viene giudicato colpevole della separazione, non avrà più il diritto di ricevere un assegno di mantenimento dal partner, ma avrà diritto agli alimenti qualora si trovi in una situazione di bisogno.
A differenza dell’assegno di mantenimento che serve a garantire al coniuge un certo tenore di vita, gli alimenti sono un sostegno finanziario per il coniuge che non è in grado di soddisfare i propri bisogni primari.
Separazione con addebito casa coniugale
In presenza di figli minori o figli maggiorenni non autosufficienti, il giudice assegna la casa familiare al genitore che ha la custodia dei figli, indipendentemente dall’addebito della separazione e dal titolo di proprietà dell’immobile. Questa decisione viene presa nell’interesse dei figli.
Se non ci sono figli invece la casa coniugale resta al coniuge che ne è proprietario, indipendentemente dall’addebito.
Se la casa è in comproprietà, i coniugi devono dividerla, a meno che non ci sia un accordo diverso.
– L’addebito della separazione ad entrambi i coniugi
In alcuni casi è ammessa la possibilità di ottenere l’addebito della separazione in capo ad entrambi i coniugi: cosiddetto “doppio addebito”.
Come abbiamo visto, il giudice emette una pronuncia di addebito solo in caso di espressa richiesta e cioè quando:
- la moglie accusa il marito di averla tradita e lui le rivolge la medesima accusa
- la moglie chiede l’addebito al marito per la sua condotta violenta e lui lo chiede a carico della moglie per la relazione extraconiugale.
In tali circostanze, il giudice può addebitare la separazione ad entrambi se ritiene che tutti e due i coniugi abbiano contribuito a rendere intollerabile l’unione coniugale, senza ammettere una graduazione tra la gravità delle due condotte.
Se però il tuo coniuge ti vuole addebitare la colpa per un fatto che non hai in realtà commesso…ti aiutiamo noi a provare il contrario.
L’addebito di separazione per tradimento
In linea generale, la relazione extraconiugale rappresenta l’esempio tipico che conduce all’addebito della separazione.
Tuttavia, non bisogna ritenere che l’infedeltà determini automaticamente l’addebitabilità della separazione. Infatti, come abbiamo visto, tra i presupposti è previsto anche il nesso causale. Quindi, il tradimento comporta l’addebito solo se è eziologicamente connesso alla crisi coniugale.
In altre parole, per ottenere l’addebito, occorre dimostrare che, senza l’infedeltà, il matrimonio non si sarebbe sciolto.
Invece, nel caso in cui la crisi coniugale sia anteriore al tradimento, il giudice potrebbe non pronunciare l’addebito.
La giurisprudenza ha ammesso tra le cause di addebito anche alcuni comportamenti considerati lesivi della dignità del consorte, in quanto l’obbligo di fedeltà non consiste solo nell’astenersi da relazioni extraconiugali, ma anche nel non tradire la fiducia reciproca (Trib. Palmi sentenza 6/2021).
Gli effetti dell’addebito della separazione
L’art. 548 c.c. prevede che il coniuge a cui sia stato attribuito l’addebito della separazione perda i diritti successori che, invece, spettano al coniuge separato senza addebito.
Tuttavia, il coniuge destinatario dell’addebito ha diritto ad un assegno vitalizio a carico dell’eredità qualora, al momento dell’apertura della successione, fosse destinatario degli alimenti da parte del coniuge deceduto (art. 433 c.c.).
Inoltre, il coniuge a cui è stata addebitata la separazione conserva il diritto alla pensione di reversibilità a prescindere dalla circostanza che godesse (o meno) di un assegno alimentare a carico del coniuge deceduto (Cass. 7464/2019).
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