Spostamento palo Enel
Quando e come procedere
Richiedere lo spostamento di un palo Enel per ristrutturazioni o manutenzioni e ottenere il rimborso delle spese eventualmente sostenute, è un diritto previsto dalla legge.
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I diritti dei clienti Enel secondo la legge
Il d.lgs. 259/03, conosciuto come Codice delle comunicazioni elettroniche, attribuisce ai gestori telefonici il diritto di servitù per l’installazione di pali e strutture necessarie alla fornitura di servizi pubblici su edifici privati. Quando il gestore dispone di un titolo legale che autorizza tale servitù, il proprietario dell’immobile non può opporsi all’installazione.
Tuttavia, esistono situazioni in cui è possibile richiedere lo spostamento dei pali. Se sono previsti lavori di ristrutturazione, manutenzione o miglioramento dell’edificio, come l’installazione di un cappotto termico, il proprietario ha il diritto di richiedere lo spostamento dei pali Enel senza sostenere costi aggiuntivi.
Chi sostiene i costi per lo spostamento dei pali Enel
Una recente sentenza chiarisce che le spese per lo spostamento dei cavi installati sulla facciata di un immobile sono generalmente a carico dell’ente gestore della rete telefonica, come stabilito dalla Cassazione Civile (sez. II n. 29617 dell’11 ottobre 2022). Tuttavia, i costi di rimozione e ricollocazione dei pali possono variare a seconda della situazione:
- a carico dell’ente gestore: se lo spostamento è necessario per motivi di sicurezza o altre esigenze imposte dai lavori
- a carico del proprietario: se lo spostamento è richiesto esclusivamente per ragioni estetiche.
Inoltre, l’art. 1068 del Codice Civile prevede che anche un’autorità giudiziaria possa ordinare lo spostamento di impianti che ostacolano lavori di ristrutturazione o manutenzione. Se l’ente gestore impone dei costi per adempiere ai suoi obblighi, tali spese possono essere restituite.
Contenziosi relativi allo spostamento di un palo Enel
Quando un palo Enel crea un ostacolo alla proprietà privata o rappresenta un rischio per la sicurezza, il proprietario dell’area interessata può richiedere formalmente il suo spostamento.
In assenza di una regolare concessione o servitù, il mantenimento del palo può configurare un’occupazione illecita, dando diritto al proprietario di agire legalmente.
Le possibili azioni includono:
- Diffida e richiesta di rimozione del palo entro un termine congruo
- Intervento del Comune: Se il palo ostacola l’uso del suolo in violazione di regolamenti urbanistici, il Comune può intervenire per imporne lo spostamento
- Ricorso all’Autorità per l’energia (ARERA): In caso di inerzia da parte di Enel, è possibile segnalare la problematica all’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA)
- Azione giudiziaria: Se la richiesta non viene accolta, il proprietario può ricorrere al Tribunale per ottenere un ordine di rimozione, basandosi sugli articoli del Codice Civile relativi alla tutela della proprietà e alla rimozione delle immissioni illecite.
L’esito del contenzioso dipende dalla presenza o meno di un titolo legittimante l’occupazione del suolo e dalla valutazione dell’interesse pubblico legato alla rete elettrica.
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