Uno sguardo al problema

Le targhe delle auto – in particolare quelle immatricolate nel 2006 – si sono sbiadite a causa dell’inchiostro usato dalla M.C.T.C.?

Per fortuna oggi ci sono buone notizie in merito, in quanto i possessori di una targa “difettosa” potranno sostituirla gratuitamente senza aggravio di costi.

Vediamo cosa fare per evitare costi e sanzioni

INDICE

Come cambiare la targa sbiadita per difetti di fabbrica

Condizione indispensabile per la sostituzione è che il difetto sulla targa deve essere imputabile al costruttore e non alla usura. In quest’ultimo caso, per il contribuente, l’operazione graverà esclusivamente sul conducente.

La procedura di sostituzione è abbastanza snella, in deroga all’obbligo di reimmatricolazione.

La targa va sottoposta ad un primo esame alla Motorizzazione Civile (M.C.T.C.) della Provincia di residenza, responsabile del preliminare.

Successivamente va inoltrato d’ufficio presso il Poligrafico di Foggia, che effettuerà il definitivo accertamento e procederà alla ristampa di una copia della medesima.

Nel frattempo la vettura, senza targa, sarà autorizzata dall’ufficio della Motorizzazione a circolare con un pannello bianco sostitutivo delle stesse dimensioni della targa che, ovviamente, dovrà riportare la medesima combinazione di lettere e cifre.

 

NOTA BENE

Unione dei Consumatori non può ricevere le richieste di assistenza relative alla sostituzione di una targa sbiadita per difetti di fabbrica o per deterioramento nel tempo.

La procedurà di sostituzione dovrà essere eseguita ESCLUSIVAMENTE ad opera del conducente presso gli uffici di competenza (Uffici Provinciali Motorizzazione, Agenzia pratiche automobilistiche, Delegazioni ACI, Sportello Telematico dell’Automobilista)

 

E se la targa è sbiadita per usura?

Se la targa dell’auto è sbiadita o rovinata a causa del deterioramento e risulta illeggibile, è soggetta a sanzioni.

La Legge, più specificatamente il Codice della Strada, sanziona con una multa che supera i 150 € gli automobilisti che non si sono preoccupati di rendere la propria targa leggibile.

L’articolo 2, comma 7 difatti recita: “Chiunque circoli con targa non chiaramente e integralmente leggibile è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168”

– Cosa fare

Rivolgiti ad un ufficio specializzato (Agenzia pratiche automobilistiche, Delegazioni ACI, Sportello Telematico dell’Automobilista, Uffici Provinciali Motorizzazione) e dopo aver versato una simbolica somma di denaro, compila il TT2119 e allega due fotocopie della carta d’identità, codice fiscale, libretti di circolazione, certificato di proprietà e la targa da sostituire.

Se trattasi di targa smarrita o rubata, prima di iniziare la procedura, innanzitutto sporgi denuncia. Dopodiché, passati quindici giorni, se la targa non è stata ritrovata, recati ad un ufficio di re immatricolazione e procedi con la re iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) del veicolo.

Se invece il proprietario dell’autovettura è un cittadino extra-comunitario, la procedura prevede la presentazione della carta d’identità e del permesso di soggiorno, entrambi in corso di validità sul territorio nazionale o sul territorio europeo per il quale è richiesta una permanenza di lunga durata per cui è giustificato l’utilizzo di un’auto propria.