L’accordo transattivo è lo strumento che consente a due o più soggetti di risolvere una controversia, con un accordo tra le parti.

Nell’articolo ti spieghiamo cosa stabilisce la legge e come ti aiutiamo a ottenere un risultato a te favorevole.

 

INDICE

Cosa dice la legge sulla soluzione transattiva

L’ accordo transattivo, disciplinato dall’art. 1965 del codice civile, è un vero e proprio contratto e, come tale, è regolato dalle norme sui contratti tipici.

Si tratta di un accordo con natura consensuale, perché richiede il consenso delle parti e può avere effetti reali e obbligatori (può incidere, cioè, sui diritti di proprietà o diritti di credito).

Infine, è un contratto a titolo oneroso, perché ciascuna delle parti deve concedere qualcosa all’altra.

 

Cosa accade negli accordi transattivi

Solitamente l’accordo transattivo prevede che le parti, alla ricerca di una soluzione che vada bene per tutti, si facciano reciproche concessioni.

Ciascuno rinuncia a qualcosa pur di chiudere la partita in modo definitivo.

Ad esempio, può accadere che il creditore rinunci a una parte delle somme dovute, a fronte di un pagamento immediato (c.d. saldo e stralcio), ovvero che al debitore siano concesse rateizzazioni più lunghe.

La legge non precisa quale debba essere il margine di rinuncia a una determinata pretesa.

Questa scelta è rimessa alle parti che possono raggiungere l’accordo che ritengono più conveniente.

 

Come ti aiutiamo a concludere un accordo transattivo

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