Cos’è un accordo transattivo
Cosa dice la legge e quali vantaggi puoi averne
L’accordo transattivo è lo strumento che consente a due o più soggetti di risolvere una controversia, con un accordo tra le parti.
Nell’articolo ti spieghiamo cosa stabilisce la legge e come ti aiutiamo a ottenere un risultato a te favorevole.
Cosa dice la legge sulla soluzione transattiva
L’ accordo transattivo, disciplinato dall’art. 1965 del codice civile, è un vero e proprio contratto e, come tale, è regolato dalle norme sui contratti tipici.
Si tratta di un accordo con natura consensuale, perché richiede il consenso delle parti e può avere effetti reali e obbligatori (può incidere, cioè, sui diritti di proprietà o diritti di credito).
Infine, è un contratto a titolo oneroso, perché ciascuna delle parti deve concedere qualcosa all’altra.
Cosa accade negli accordi transattivi
Solitamente l’accordo transattivo prevede che le parti, alla ricerca di una soluzione che vada bene per tutti, si facciano reciproche concessioni.
Ciascuno rinuncia a qualcosa pur di chiudere la partita in modo definitivo.
Ad esempio, può accadere che il creditore rinunci a una parte delle somme dovute, a fronte di un pagamento immediato (c.d. saldo e stralcio), ovvero che al debitore siano concesse rateizzazioni più lunghe.
La legge non precisa quale debba essere il margine di rinuncia a una determinata pretesa.
Questa scelta è rimessa alle parti che possono raggiungere l’accordo che ritengono più conveniente.
Come ti aiutiamo a concludere un accordo transattivo
Siamo un’associazione dei consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che ti assistiamo da casa e non avrai bisogno di fare file o perdere tempo con la burocrazia).
Ti chiediamo soltanto di parlarci del tuo problema (compilando il form di contatto che trovi sotto) e i nostri avvocati gestiranno per te la fase delle trattative.
Ti assicuriamo il raggiungimento di un accordo transattivo a tutela dei tuoi interessi!
Ti garantiamo assistenza professionale e seria.
Invia la tua segnalazione
Cosa dicono di noi
Quali sono i vantaggi dell’accordo transattivo
Come abbiamo già accennato l’accordo transattivo ha la funzione di:
- risolvere una lite o questione controversa
- prevenire una possibile lite
- evitare il dispendio di soldi per una causa civile
- pervenire a una soluzione definitiva modo celere
Infatti, con la transazione si evita di intasare i tribunali con questioni che possono essere risolte velocemente e in modo bonario fra le parti. Una causa civile può durare anni e comporta un investimento di tempo e denaro senza la certezza del risultato sperato.
Accordo transattivo a saldo e stralcio: la Cassazione
Chi ha contratto il prestito insieme ad altre persone, deve sapere che si avvantaggia dell’accordo a saldo e stralcio concluso da uno dei condebitori.
È quanto ha stabilito recentemente la Corte di Cassazione con sentenza 22231/14, confermando un suo precedente orientamento.
La nostra mission
Siamo un’associazione di consumatori, come te! Da oltre dieci anni diamo voce ai diritti (calpestati!) dei tanti che si rivolgono a noi per ricevere aiuto. Parlaci del tuo problema e ti ricontattiamo noi per risolverlo. E se vuoi concludere un accordo transattivo e non sai come procedere…
Un esempio concreto di accordo a saldo e stralcio
Facciamo un esempio concreto: Mario, Giovanni e Antonio hanno contratto un mutuo di 100.000,00€ per l’acquisto di una casa (33.333€ circa, ciascuno).
Oggi, uno dei tre non è più in grado di pagarlo…
La banca creditrice, invece di ricorrere a un procedimento esecutivo costoso e impegnativo, decide di accettare la proposta di Mario che -con un accordo a saldo e stralcio- offre 20.000€ per chiudere la partita (risparmiando 13.333€)
A questo punto, Giovanni e Antonio non rimangono debitori verso la banca di 80.000,00€ (quota residua del debito iniziale di 100.000€ meno i 20.000€ pagati da Mario) ma del loro debito iniziale, 33.333€ ciascuno.
Qual è il contenuto dell’accordo transattivo
Il contenuto di un accordo transattivo può essere molteplice:
- può essere raggiunto per superare una difficoltà economica del cliente che ha un debito nei confronti di un fornitore
- regolare altri rapporti di credito e debito tra privati
- può essere concluso tra un’azienda e un dipendente che ha presentato una denuncia per discriminazione sul posto di lavoro e chiede il risarcimento dei danni
- nei rapporti tra banche o istituti finanziari può essere utile per estinguere il debito residuo tramite il versamento immediato di una quota inferiore a quanto ancora dovuto (c.d. accordo transattivo a saldo e stralcio).
Questi esempi non esauriscono i casi in cui la definizione transattiva della controversia viene scelta come soluzione a un problema.
L’unica condizione necessaria per poter concludere l’accordo è che i diritti oggetto dell’accordo siano diritti disponibili.
Come si conclude un accordo transattivo
L’accordo transattivo generalmente si formalizza con una scrittura privata, che serve alle parti per fissare in modo definitivo i termini dell’accordo e prevenire future pretese.
Solitamente, la proposta di un accordo viene inviata, tramite PEC, all’altra parte.
A seguito di eventuali correzioni e aggiustamenti, scambio di copie, si deve pervenire a un unico documento in cui sono fissate le condizioni dell’accordo che va sottoscritto in originale da tutte le parti e da eventuali avvocati.
Una volta formalizzato l’accordo, fatto di reciproche rinunce e concessioni, non si potrà più vantare l’originaria pretesa.
La forma scritta è necessaria per provare l’esistenza della transazione, che non potrebbe essere verificata con dei testimoni.
Se l’oggetto della transazione riguarda diritti su beni immobili, servirà l’assistenza di un notaio e l’accordo va trascritto nei pubblici registri.
Grazie alla transazione, dunque, le parti potranno:
- modificare l’oggetto della lite (transazione semplice)
- sostituirlo con una situazione nuova (transazione novativa)
- creare, modificare o estinguere rapporti diversi da quello oggetto della pretesa e frutto di contestazioni (transazione mista).
Quando si perfeziona l’accordo transattivo?
L’accordo transattivo si completa non solo con la firma, ma anche con il versamento del corrispettivo concordato, garantendo così la conclusione definitiva dell’operazione per entrambe le parti coinvolte.
Quali sono i possibili esiti di un contratto transattivo?
La soluzione più equa sarebbe quella di incontrarsi a metà strada tra interessi divergenti, ma non è detto che ciò avvenga. Facciamo alcuni esempi:
1) Tizio si dichiara creditore di Caio per 5.000 euro, ma Caio non ritiene esistente il debito. Per prevenire una lite o per porvi fine, Tizio potrebbe rinunciare a metà del credito vantato e Caio, accettando di pagare la metà della cifra pretesa, con una transazione.
2) Nell’esempio di cui sopra poniamo il caso invece che Caio, convinto di non dovere nulla a Tizio, offra comunque una somma di 1.500 euro e che Tizio, per evitare di fare causa a Caio, accetti l’offerta.
In questo caso Tizio ha rinunciato al 70% della sua pretesa, mentre Caio ha concesso il 30% di quanto avrebbe potuto pagare in esito a una sentenza a suo sfavore.
Assistenze legale
Ti offriamo un servizio di qualità, perché i nostri avvocati sono specializzati in diritto del credito. Ci impegniamo a valutare il tuo caso e a proporti ogni possibile soluzione che possa risolverlo.
L’accordo transattivo può essere annullato?
L’accordo transattivo può essere annullato quando la transazione si è basata su documenti successivamente riconosciuti come falsi; se una o entrambe le parti non avevano notizia che l’accordo riguardava una questione su cui è stata pronunciata sentenza definitiva (c.d. passata in giudicato); se una delle parti scopre successivamente all’accordo, che l’altra gli ha nascosto documenti utili alla sua pretesa.
Cosa accade se non si rispetta l’accordo transattivo?
Se non si rispetta l’accordo transattivo, la parte che ha subito l’inadempimento potrà richiedere quanto dovuto prima dell’accordo.
La maggior parte degli accordi transattivi non ha infatti natura novativa.
Quindi, in caso di inadempimento, rivive il precedente contratto o pretesa: il creditore potrà richiedere l’intero importo dovuto, proseguire eventuali azioni esecutive già intraprese e che aveva interrotto per via dell’accordo raggiunto, si potranno avanzare le originarie richieste di risarcimento ecc…
Qualche transazione però può avere «effetto novativo», ossia sostituire completamente e definitivamente il precedente contratto.
In questo caso il creditore non potrà più chiedere le somme originariamente vantate in caso di inadempimento, ma solo le somme concordate nella transazione.
Questo aspetto deve essere espressamente inserito nell’accordo.
Quando non si può fare l’accordo transattivo
Non tutte le situazioni controverse o litigiose possono formare oggetto di una di una transazione.
La legge lo esclude nei seguenti casi:
- i diritti della persona come il diritto alla libertà personale
- il diritto di libera manifestazione del proprio pensiero
- diritti patrimoniali derivanti da rapporti familiari come il diritto agli alimenti.
- la riduzione dello stipendio del lavoratore.
Tra i diritti relativamente indisponibili del lavoratore ci sono i diritti di natura retributiva e risarcitoria derivanti dalla lesione di diritti fondamentali della persona (diritto alla salute, al riposo ed alle ferie).
Inoltre, la transazione non può riguardare contratti illeciti.
Servizio online
Siamo una struttura organizzata per offrire un servizio online. Quindi risolvi il tuo problema comodamente da casa, senza stress e senza code! Ti basta raccontarci cosa ti è accaduto, pensiamo a tutto noi. E se vuoi trovare una soluzione transattiva con il tuo creditore…
Quali sono i diritti disponibili?
I diritti disponibili sono quelli di cui il titolare può disporre. Secondo la legge sono quelli che, possono essere trasferiti ad altri o essere oggetto di rinuncia come ad esempio:
- i diritti patrimoniali
- il diritto di proprietà
- le obbligazioni
- i diritti di credito.
Il titolare può comprimerli liberamente, rinunciando in tutto o in parte alla propria pretesa, senza che ciò causi una situazione di ingiustizia vietata dalla legge.
Commenti