A chi spetta l’indennità di accompagno
Domanda e requisiti per ottenerla
L’indennità di accompagno costituisce un beneficio finanziario erogato per un periodo di 12 mesi, con un importo di 531,76 € per il 2024.
Nell’articolo ti spieghiamo a chi spetta, quali sono i requisiti per richiederlo e come fare domanda.
A chi spetta l’indennità di accompagno
L’ indennità di accompagno viene concessa su richiesta a favore di individui privi di arti o con invalidità totale, i quali necessitano dell’assistenza di un accompagnatore per la mobilità o per compiere le attività quotidiane.
È garantito a tutti i residenti in Italia che soddisfano i criteri sanitari, senza considerare il reddito personale o l’età.
L’assegno verrà erogato a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
I requisiti per richiedere l’accompagnamento
L’assegno di accompagnamento è riservato a coloro che soddisfano i seguenti criteri:
- avere una dichiarata e permanente incapacità totale (100%)
- essere impossibilitati a muoversi autonomamente senza l’assistenza costante di un accompagnatore
- essere impossibilitati a compiere le normali attività quotidiane senza un sostegno continuativo
- risiedere stabilmente e abitualmente sul territorio nazionale
- essere cittadini italiani
- per i cittadini stranieri comunitari essere registrati all’anagrafe del comune di residenza
- per i cittadini stranieri extracomunitari: possedere un permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 Testo unico sull’immigrazione)
- mantenere una residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
Come fare domanda di accompagnamento inps
Per richiedere la pensione di accompagnamento occorre presentare una domanda all’INPS, esclusivamente tramite mezzi telematici.
Il processo di richiesta si suddivide in due fasi:
- il paziente o un medico autorizzato dall’INPS compilano e inviano digitalmente il certificato medico
- successivamente, il richiedente completa la domanda online all’INPS, allegando il certificato medico precedentemente inviato.
È concesso un periodo di 90 giorni dalla trasmissione del certificato medico per inoltrare la richiesta di riconoscimento dell’invalidità.
Una volta presentata la domanda, al richiedente viene assegnata una data per un esame medico di valutazione, condotto da una Commissione Medica.
Nel caso di malattie oncologiche, l’appuntamento è fissato entro 15 giorni dalla presentazione della domanda.
Come ti aiutiamo
Siamo consumatori come te, pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti negati.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per aiutarti ad ottenere il riconoscimento dell’indennità di accompagno.
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Cosa dicono di noi
Quali altri soggetti hanno diritto all’indennità di accompagnamento
Hanno diritto all’accompagnamento anche:
- individui che ricevono trattamenti come la chemioterapia o altre terapie presso il day hospital e che non sono in grado di recarsi autonomamente in ospedale
- i bambini minori di età che non sono in grado di camminare senza assistenza e richiedono un sostegno costante
- persone colpite da malattie come il morbo di alzheimer, la sindrome di down o l’epilessia, sia coloro che subiscono crisi quotidiane che coloro che hanno solo occasionalmente le cosiddette “crisi di assenza”
- individui che, pur essendo in grado di svolgere attività di base come mangiare, vestirsi e igienizzarsi, necessitano comunque di un accompagnatore a causa di gravi disturbi intellettivi e cognitivi.
Indennità di accompagnamento e compatibilità con altri sostegni
L’assegno di accompagnamento non può essere ricevuto insieme ad altre indennità simili attribuite per invalidità derivanti da cause legate alla guerra, al lavoro o al servizio.
Tuttavia, ai cittadini è concesso il diritto di scegliere il trattamento più vantaggioso.
Questo beneficio è compatibile con l’esercizio di un lavoro, sia come dipendente che come lavoratore autonomo, e con il possesso di una patente speciale.
Inoltre, l’assegno può essere ricevuto insieme all’indennità di comunicazione e all’assegno di accompagnamento per non vedenti totali, a condizione che siano stati assegnati per diverse invalidità, ciascuno relativo a uno stato di patologie invalidanti differenti.
Il pagamento dell’assegno viene interrotto durante un ricovero totalmente a carico dello Stato che duri più di 29 giorni.
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