Sim Swap Fraud e la truffa online
Come difendersi e ottenere un rimborso
La truffa Sim Swap Fraud, attuata attraverso l’indebito utilizzo della linea telefonica e dell’home banking della vittima, è un’altra delle frodi online che si sta diffondendo.
Nell’articolo ti spieghiamo come difendersi, ottenere un eventuale rimborso e soprattutto in che modo ti aiutiamo se ne sei stato vittima.
Come difendersi da un attacco sim swap
Per difendersi da eventuali attacchi di sim swap bank fraud è possibile adottare diverse strategie preventive:
- Usa app di autenticazione a due fattori anziché SMS, per un livello di sicurezza superiore
- Se l’autenticazione SMS è inevitabile, prendi in considerazione l’uso dell’autenticazione via email.
- Disabilita l’invio di password via SMS nelle app bancarie e opta per password usa e getta tramite app di autenticazione
- Limita la condivisione di informazioni personali sui social e online
- Imposta un PIN di sicurezza sulla tua SIM per impedire accessi non autorizzati.
Queste misure aiutano a ridurre il rischio di attacchi SIM swap.
Ma cosa fare se si rimane comunque vittime di questa frode? Continua a leggere…
Sim swap e rimborso banca: come ottenerlo
Se sei rimasto vittima di un attacco Sim Swap Fraud, hai il diritto di recuperare i fondi sottratti grazie al Decreto Legislativo 11/2010, che stabilisce che il rimborso è dovuto quando il danno non è stato causato da un errore o negligenza della vittima.
La banca e l’operatore telefonico sono obbligati a restituire l’importo rubato, a meno che non abbiano rispettato tutte le misure di sicurezza previste dal contratto.
Per ottenerlo, ti basterà richiedere la nostra assistenza e avvieremo la tua pratica in tempi celeri.
Come ti aiutiamo
Vantiamo un team di consulenti esperti e avvocati specializzati in materia pronti a difenderti.
Inviata la tua segnalazione:
- riceverai una mail di conferma da un dominio @unionedeiconsumatori.it (controlla la cartella spam o promozioni su gmail!)
- sarai richiamato da un nostro consulente che ti illustrerà tutti i passaggi della nostra assistenza
- otterrai giustizia se hai subito una truffa online e il rimborso delle eventualmente sottratte.
Con noi ricevi assistenza professionale e personalizzata a tutela dei tuoi diritti.
Tutto ciò online e sgravandoti da ogni pensiero!
AFFIDATI A NOI
Di noi ti puoi fidare, perché possiamo provare ciò che promettiamo!
Cos’è la truffa Sim Swap Fraud
La pratica denominata sim swap bank fraud è una truffa che mira ad accedere in modo illegittimo al numero di telefono del proprietario.
È importante non confonderla con altre tecniche fraudolente come il phishing o la clonazione di carte di credito.
Nel contesto del SIM swap, l’obiettivo del truffatore infatti è acquisire una nuova SIM registrata con il numero di telefono della vittima, permettendogli così di accedere a fondi, conti bancari e servizi che contengono informazioni personali sensibili.
Come accorgersi di un attacco Sim swap
Esistono vari indicatori che possono assisterti nel rilevare un possibile attacco di sim swap:
- prima dell’attacco se ricevi chiamate insolite che richiedono la condivisione di codici o messaggi SMS provenienti dal tuo provider di servizi telefonici
- durante l’attacco, se il tuo telefono perde la connessione alla rete per un periodo prolungato, rendendo impossibile effettuare o ricevere chiamate
- dopo, se noti transazioni finanziarie sospette sui tuoi conti bancari, perdi l’accesso ai tuoi account di social media o di posta elettronica, oppure rilevi altre attività non riconosciute.
Se comunque subisci questa truffa e cerchi assistenza per risolvere il problema, affidati a noi.
Come si realizza un attacco di Sim Swap
La frode di Sim Swapping ha sempre inizio con il processo di clonazione della scheda SIM, che può essere attuato attraverso diverse metodologie:
- ingegneria sociale
- corruzione degli operatori telefonici
- presentazione di documenti contraffatti
- richiesta di una nuova scheda SIM direttamente in un punto vendita telefonico.
Una volta in possesso della scheda SIM della vittima, qualsiasi azione intrapresa costituisce un atto illecito. Molto spesso, questo tipo di frode fa affidamento sull’invio di software spia (spyware) al dispositivo della vittima.
Ciò consente agli hacker di monitorare le attività della vittima sul proprio telefono, inclusi i servizi a cui accede, le credenziali utente e le password utilizzate, nonché le informazioni sensibili scambiate e così via.
Una volta stabilita questa struttura, gli attacchi proseguono nel tempo e l’hacker continua a sfruttare la situazione fintanto che la sua presenza non viene scoperta.
Cosa dice la legge
Abbiamo osservato che la frode nota come “SIM swap fraud” rappresenta un tipo di inganno molto insidioso e complicato da eradicare, a meno che non si attuino delle misure di sicurezza più robuste da parte di tutti gli attori coinvolti in modo indiretto.
Per quanto riguarda il recupero delle perdite, ciò comporta un’analisi intricata delle relazioni con la banca e l’operatore telefonico della vittima, la quale varia a seconda delle circostanze specifiche.
Pertanto, è essenziale consultare un professionista per verificare se ci siano basi legali per intraprendere azioni legali contro la banca o l’operatore telefonico (o entrambi) e noi possiamo aiutarti:
- dopo aver denunciato l’operazione, la vittima avrà il diritto di chiedere il rimborso all’istituto bancario ai sensi dell’articolo 11 del Decreto Legislativo 11/2010; tuttavia, la banca avrà il diritto di richiedere il rimborso se dimostra che l’operazione era stata autorizzata
- la vittima non avrà diritto al rimborso da parte della banca e/o dell’operatore telefonico se l’evento dannoso è causato da un suo errore o negligenza (ad esempio, perdita della propria carta d’identità utilizzata successivamente da un truffatore, mancata contestazione tempestiva dell’operazione illecita, ecc.)
- la banca o l’operatore telefonico sarà obbligato a rimborsare la somma alla vittima se non hanno adottato le misure di sicurezza richieste dal contratto o dalla diligenza richiesta dalla natura del loro incarico, come previsto dall’articolo 1176, comma 2, del Codice Civile.
sono stato vittima di sim swapping e la banca si rifiuuta di risarcirmi. Potete aiutarmi?
Gentile Giacomo, un nostro operatore le ricontatterà quanto prima per chiederle maggiori informazioni in merito alla sua richiesta. Cordialità