Pensione inabilità dipendenti pubblici
Come ti aiutiamo ad ottenerla
Se la tua domanda per l’accesso alla pensione inabilità dipendenti pubblici è stata respinta, puoi presentare ricorso.
Noi di Unione dei Consumatori siamo qui per aiutarti ad ottenere ciò che ti spetta.
Cos’è la pensione inabilità dipendenti pubblici
La pensione di inabilità dipendenti pubblici è un sostegno economico che spetta quando un lavoratore, a causa del peggioramento della propria condizione di salute, si trova nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
In questo caso, si può richiedere al datore di lavoro di essere valutato attraverso una visita medico-collegiale per ottenere il riconoscimento dell’inabilità.
Pensione di inabilità respinta: cosa fare
La domanda di pensione di inabilità INPS per dipendenti pubblici (ex INPDAP) può essere respinta per vari motivi, tra cui:
- l’assenza dei requisiti contributivi
- la valutazione negativa della commissione medica che non ritiene l’invalidità pensionabile consona all’accesso alla prestazione.
Ti riconosci in questa situazione?
Non preoccuparti, siamo qui per aiutarti a superare queste difficoltà.
Come ti aiutiamo ad ottenere la pensione inabilità
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti. Siamo in grado di ascoltarti e di capire a fondo il tuo bisogno di giustizia.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per aiutarti ad ottenere la pensione inabilità dipendenti pubblici presentando:
- ricorso presso il Comitato Provinciale entro 90 giorni dalla comunicazione di diniego
- in caso di ulteriore rigetto, promuovendo un’azione legale presso il giudice del lavoro.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Cosa dicono di noi
Come fare domanda per l’inabilità a proficuo lavoro
La domanda per la pensione inabilità dipendenti pubblici (legge 335/95) deve essere inviata al datore di lavoro insieme a un certificato rilasciato dal medico curante, che attesti l’incapacità permanente e totale di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Il datore procede poi con la richiesta ufficiale di valutazione dell’inabilità e una volta completato l’accertamento, la inoltra alla Direzione Provinciale dei Servizi Gestione Dipendenti Pubblici (ex Inpdap).
Da notare che, a seconda dell’ente o dell’amministrazione di appartenenza, la verifica dello stato di inabilità viene affidata a diversi organismi sanitari:
- commissioni mediche ospedaliere per il comparto delle Forze armate, corpi di Polizia anche a ordinamento civile, dipendenti del Ministero della Difesa e del Ministero dell’Interno
- commissione medica dell’ASL per il comparto enti pubblici non economici
- commissione medica di verifica per il comparto scuola, università, ministeri, sanità.
Se, nonostante il possesso dei requisiti, la tua domanda non è stata accolta, noi siamo qui per tutelarti.
Chi ha diritto alla pensione di inabilità
Hanno diritto alla pensione inabilita inpdap i seguenti soggetti:
- lavoratori dipendenti del settore privato iscritti ai fondi sostitutivi e integrativi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO)
- dipendenti del pubblico impiego
- lavoratori autonomi come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri
- Coloro che sono iscritti alla Gestione Separata dell’INPS.
Naturalmente, tali categorie di lavoratori devono dimostrare di soddisfare requisiti specifici che giustifichino il diritto alla pensione di inabilità. Questi requisiti includono:
- completa e permanente incapacità di svolgere qualsiasi forma di attività lavorativa, a causa di infermità o disabilità fisica o mentale, accertata dalla Commissione Medica Legale
- accumulo di almeno 260 contributi settimanali, corrispondenti a 5 anni di contribuzione e assicurazione, di cui almeno 156 contributi (equivalenti a tre anni di contribuzione e assicurazione) nei 5 anni precedenti la presentazione della domanda.
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