Recensione negativa diffamazione
Come difendersi
In caso di recensione negativa o diffamazione occorre sapere che è possibile tutelare la propria reputazione dai pregiudizi subiti.
Nell’articolo ti diamo le informazioni utili a capire quando si può richiedere un risarcimento dei danni e in che modo ti aiutiamo ad ottenerlo.
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Cosa dicono di noi
La rilevanza civile e penale di una recensione negativa falsa
Attualmente, diversi giudici penali hanno considerato l’azione di pubblicare recensioni diffamatorie false come una forma di diffamazione aggravata.
Tuttavia, è chiaro che, anche se in alcuni casi questo comportamento può essere considerato diffamazione con l’aggravante dell’uso di mezzi pubblicitari (come specificato dall’articolo 595 del codice penale), gli oneri probatori che gravano sull’accusa, le questioni relative alla protezione della privacy online e la difficoltà nell’identificare l’autore fisico del reato (se non già noto), rendono questa via non sempre agevole da percorrere.
La concorrenza sleale nelle recensioni positive acquistate
Fino ad ora si è discusso del scenario in cui un imprenditore viene danneggiato da recensioni negative false pubblicate per danneggiare la sua attività.
Un’altra situazione simile può emergere quando vengono pubblicate recensioni “falsificate” e estremamente positive a favore dei concorrenti.
Ad esempio, siti web come TripAdvisor basano la loro reputazione sulla presenza di classifiche che possono essere influenzate anche tramite pratiche come l’astroturfing.
Ci sono stati diversi casi di questo genere e se ne parla frequentemente.
Tuttavia, affrontare questa questione dal punto di vista legale da soli non è semplice.
Pertanto, se vuoi ricevere supporto legale per risolvere il problema, noi siamo qui per questo.
I recenti orientamenti giurisprudenziali per Tripadvisor
Nel contesto dell’analisi della questione da un punto di vista legale all’interno dell’Italia, riveste un’importanza fondamentale la decisione del Tribunale di Venezia in una disputa tra un rinomato ristorante e la società che gestisce il sito web TripAdvisor. Il giudice, richiamato dai gestori del ristorante per chiedere la rimozione di una recensione particolarmente negativa e inaccurata, ha emesso un’ordinanza il 28 febbraio 2015, ordinando la rimozione immediata di una recensione che presentava “un tono oggettivamente scorretto”, sottolineando che prima ancora di affrontare il risarcimento del danno (aprendo così la possibilità di richiedere un risarcimento), è responsabilità di chi gestisce piattaforme online di questo genere prevenire la pubblicazione di recensioni di tale natura.
La condanna in sede penale per le false recensioni positive
Il recente episodio che ha attirato l’attenzione dei media riguarda un’impresa che era solita offrire agli esercenti “pacchetti” di recensioni positive fittizie su TripAdvisor.
Il responsabile dell’impresa è stato condannato dal Tribunale di Lecce a nove mesi di carcere e al pagamento di ottomila euro per coprire le spese legali e i danni subiti, in una sentenza di primo grado.
Questo caso segna un momento importante nella giurisprudenza, evidenziando che la legge si occupa della falsità delle recensioni online non solo quando queste sono negative, ma anche quando sono ingannevolmente positive, qualificando tali azioni come frode.
In questo processo penale, TripAdvisor ha avuto un ruolo attivo nel fornire le prove degli episodi incriminati, presentandosi come parte lesa. Questo sviluppo nel diritto segna l’inizio di un’evoluzione giuridica che, nonostante sia ancora alle prime fasi e conti poche decisioni, offre speranza a coloro che cercano di difendere i propri diritti contro i danni inflitti da “clienti fantasma” particolarmente dannosi.
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