Tari casa inutilizzata
Quando non occorre pagare
Occorre pagare la Tari per una casa inutilizzata? Di solito, il possesso di locali suscettibili di produrre rifiuti fa sorgere tale obbligo. La legge, però, prevede delle eccezioni!
Nell’articolo ti spieghiamo quando è possibile non pagare questa imposta e quali sono le agevolazioni esistenti.
Quando non pagare la Tassa rifiuti su immobile disabitato
I regolamenti comunali utilizzano indizi come la presenza di mobili o l’attivazione di servizi per determinare se un immobile è produttivo di rifiuti.
Tuttavia, un’abitazione può generare rifiuti solo quando è attivamente utilizzata.
Ciò implica che la semplice presenza di collegamenti ai servizi senza consumo effettivo e la presenza di mobili non sono sufficienti per richiedere il pagamento della Tari per una casa inutilizzata.
D’altra parte, se l’immobile è effettivamente in uso, la richiesta da parte del Comune è giustificata.
TARI seconda casa inutilizzata agevolazioni
La tassa Tari per la seconda casa può essere ridotta del 50% e, in alcune circostanze, è persino possibile ottenere l’esenzione totale.
Conformemente a una recente sentenza della Cassazione, è sufficiente un’autocertificazione del proprietario per beneficiare dello sconto del 50%.
Tuttavia, la legge prevede esenzioni e riduzioni specifiche della Tassa rifiuti su immobile disabitato, non occupato, abbandonato, o per le unità concesse in comodato d’uso a parenti o affittate a tariffe calmierate.
Cosa possiamo fare per te
Se stai riscontrando dei problemi con il pagamento della TARI su immobili disabitati, procedi ad associarti –cliccando qui– e valuteremo il tuo caso.
Come si calcola la Tassa sui rifiuti
Ciascun Comune stabilisce le proprie tariffe per la Tari, sebbene siano definiti limiti di importo.
In generale, poiché questa tassa è correlata a un servizio, il suo calcolo tiene conto delle dimensioni dell’immobile, ma anche della potenziale quantità di rifiuti che può generare.
Questo parametro è associato al numero di residenti nell’edificio in questione.
Si tratta di una tassa dovuta per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Per questo motivo, sugli immobili con complessità oggettive nella gestione dei rifiuti, ad esempio quando si trovano in zone remote rispetto ai punti di raccolta, possono essere applicate riduzioni tariffarie fino al 60% anche per mancata raccolta dei rifiuti.
Le riduzioni possono anche essere stabilite dai singoli Comuni in caso di avvio della raccolta differenziata.
Quando l’immobile può considerarsi produttivo di rifiuti
Anche se una residenza non viene attualmente sfruttata, ma è idonea all’utilizzo, ad esempio come seconda casa, si ritiene che possa potenzialmente generare rifiuti.
In effetti, se l’edificio viene realmente utilizzato, anche senza avere residenza ufficiale, la richiesta di pagamento della Tari del Comune è legittima.
La medesima logica si applica ai magazzini.
Se questi spazi sono vuoti, privi di servizi pubblici, arredi che suggeriscano un utilizzo anche temporaneo, allora non sono potenzialmente capaci di generare rifiuti e, di conseguenza, si applicherà il regime previsto per la Tassa rifiuti su immobile disabitato.
Dunque, la tassa non dovrà essere pagata.
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