Acqua non potabile
Quando è possibile ottenere la riduzione del canone e il risarcimento
L’erogazione di acqua non potabile rende possibile la richiesta di riduzione del canone e in alcuni casi anche di risarcimento per l’acquisto di un bene che dovrebbe essere garantito dai Comuni.
Siamo un’associazione di consumatori e da oltre dieci anni aiutiamo chi si rivolge a noi.
Contattaci e ti aiuteremo ad ottenere quanto ti spetta.
INDICE
Responsabilità per l’erogazione di acqua non potabile
L’acqua che ci viene fornita dal Comune dovrebbe essere sicura, così come quella che ci viene erogata da gestori privati.
Esistono, infatti, degli obblighi di legge e degli standard normativi relativi all’acqua potabile, che fin troppo spesso non vengono rispettati.
La Cassazione (sentenza n. 2182/2016) ha confermato che sarà il gestore dell’acquedotto ad essere responsabile nel caso di erogazione di acqua non potabile.
Inoltre, la voce “canone di depurazione” non deve essere pagata quando l’acqua non è potabile, perché non si può addebitare il costo di un servizio non erogato.
Riduzione del canone e risarcimento per l’acqua non potabile
Secondo la giurisprudenza, se un Comune o l’Ente gestore forniscono acqua non potabile in casa, questi sono da considerarsi inadempienti.
Pertanto, se l’acqua che scorre dal rubinetto della tua abitazione è inquinata, hai diritto ad una riduzione del canone e al risarcimento acqua non potabile.
La riduzione del corrispettivo dovuto per il consumo può arrivare fino al 50% del canone previsto.
Come ti aiutiamo in caso di acqua non potabile
Tantissimi sono gli utenti che ci segnalano problemi legati all’erogazione di acqua non potabile e se anche tu vuoi ottenere la riduzione del canone o il risarcimento, ti aiutiamo noi.
Ti basta fare una segnalazione compilando il form sottostante.
Sarai ricontatto da un nostro avvocato esperto in utenze che valuterà il tuo caso e ti farà ottenere quanto ti spetta.
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Cosa dicono di noi
Come si riconosce l’acqua non potabile
Se hai il sospetto di bere acqua non potabile, puoi prelevarne un campione e portarlo in un centro specializzato. Se i risultati confermano la presenza di fattori inquinanti possiamo intentare una causa contro il gestore del servizio.
Nel corso del giudizio, il giudice nominerà un consulente tecnico d’ufficio (CTU) che redige un’ulteriore perizia. E se dai controlli risulta che l’acqua non può essere utilizzata né per uso domestico né per lavarsi, il gestore verrà condannato a:
- risolvere il problema
- segnalare la presenza di acqua inquinata alla collettività
- restituire parte del prezzo incassato con le bollette degli ultimi 2 anni (termine di prescrizione per le azioni restitutorie).
L’acqua invece verrà considerata potabile quando:
- non contiene sostanze che superino la soglia di rischio fissata per il consumo umano (Dlgs 18/2023)
- possiede caratteristiche organolettiche (limpidezza, trasparenza, assenza di colore e odori anomali) adatte al consumatore.
Acqua non potabile: la sentenza della Cassazione
Sullo spinoso tema e in difesa dei consumatori, la Cassazione si è già pronunciata nel merito dell’acqua non potabile che scorre impropriamente dai rubinetti delle case degli utenti.
La sentenza (Cass. Civ., Sez. I, 04.02.2016 n. 2182) prevede, infatti, che in caso di disservizi nell’erogazione, l’utente ha diritto ad una riduzione del canone, nonché a ricevere un risarcimento per i danni subiti.
Spetta, dunque, al gestore dell’acquedotto pagare il risarcimento acqua non potabile.
Infatti, se l’acqua non è fruibile per scopi umani viene meno una delle voci della bolletta dell’acqua, ossia quella che riguarda il canone di depurazione.
Ne consegue che, se l’utente si ritrova ad avere a casa acqua non potabile, il gestore non può richiedere che esso paghi per un servizio di cui non ha di fatto usufruito.
Buongiorno.
Vivo in provincia di Viterbo e sono cotitolare di una piccola attività di ristorazione oltre che di piccola azienda agricola.
Da circa 15 gg l’acqua erogata dalla società gestrice del servizio non è potabile (ordinanza Comune Barbarano Romano) e non è stato attivato nessun servizio sostitutivo. Lascio immaginare le difficoltà per la gestione dell’attività e il consumo di acqua in bottiglia, venendo meno al nostro approccio plastic free. E anche per irrigare il nostro orto siamo costretti ad usare acqua inquinata da agenti chimici (non meglio identificati) essendo noi sostanzialmente biologici.
Vorrei sapere se posso avere un risarcimento ed eventualmente come richiederlo.
Grazie
Marco Morgantini
La Pacchiona Società Agricola Naturale srls
Via Risorgimento 5
Barbarano Romano VT
Gentile Marco, stiamo prendendo in carico la tua segnalazione. A breve un nostro operatore ti contatterà per aiutarti a risolvere il problema. Saluti