Assegno di mantenimento in favore del coniuge e figli
Come funziona e come possiamo aiutarti
Stai riscontrando delle problematiche con l’assegno di mantenimento? Vuoi maggiori informazioni al riguardo? Sei nel posto giusto.
Nei casi di separazione personale dei coniugi le decisioni di natura economica rappresentano, molto spesso, i fattori di maggiore litigiosità.
In merito ai rapporti economici tra i coniugi, la legge ha previsto l’istituto dell’assegno di mantenimento al fine di assicurare, al coniuge economicamente debole, lo stesso tenore di vita goduto in costanza di convivenza.
Se ti ritrovi ad avere dei problemi al riguardo non esitare a contattarci e un avvocato specializzato in materia saprà fornirti l’assistenza legale di cui necessiti.
INDICE
Assegno di mantenimento: quando è dovuto e quando no
L’assegno di mantenimento è un’erogazione economica che un coniuge o è tenuto a versare all’altro per garantire il mantenimento del coniuge e dei figli.
La separazione ha delle conseguenze sui rapporti patrimoniali dei coniugi. In particolare, ai sensi dell’art. 156 c.c., in capo a uno dei coniugi sussiste il diritto al mantenimento qualora ricorrano due condizioni:
- non disponga di “adeguati redditi propri”
- la separazione non sia a lui addebitabile.
I redditi propri sono inadeguati nel caso in cui siano insufficienti ad assicurare al coniuge il mantenimento dello stesso tenore di vita goduto durante la convivenza. (Cass. Ord. n. 20228/2022).
La separazione può essere addebitata al coniuge che viola i doveri nascenti dal matrimonio solamente nel caso in cui l’intollerabilità della convivenza sia causata da tali violazioni come accade, per esempio, in caso di violazione dell’obbligo di fedeltà.
In queste situazioni, la legge prevede che l’assegno sia erogato da un coniuge in favore dell’altro, anche a seguito di separazione. Tuttavia, esistono alcune circostanze in cui l’assegno di mantenimento non è dovuto.
Questo si verifica quando:
- vi è stata una violazione dei doveri matrimoniali di cui all’art.143 c.c.
- entrambi i coniugi sono indipendenti dal punto di vista economico e non hanno bisogno del sostegno finanziario dell’altro.
Le condizioni per ottenere il mantenimento
Per poter richiedere l’assegno di mantenimento, il coniuge economicamente debole deve dimostrare di essere in grado di soddisfare i requisiti previsti dalla legge.
I criteri generalmente presi in considerazione includono la durata del matrimonio, il reddito personale e familiare, le risorse finanziarie disponibili e il tenore di vita goduto in costanza di convivenza, l’età, la capacità lavorativa o partner.
Differenza assegno di Mantenimento e assegno di divorzio
L’ assegno di mantenimento, previsto nel caso di separazione, ha la finalità di assicurare al coniuge debole un tenore di vita analogo a quello goduto durante la convivenza.
Invece, l’assegno divorzile ha una natura assistenziale, compensativa e perequativa. In particolare, è necessario che l’ex coniuge non abbia redditi adeguati e non sia in grado, oggettivamente, di procurarseli.
Inoltre, l’assegno divorzile, a seguito della famosa sentenza Berlusconi, non ha più, così come avviene per la separazione, la finalità di assicurare il mantenimento del medesimo tenore di vita del matrimonio ma, al contrario, ha una finalità assistenziale che spetta all’ex coniuge non autosufficiente dal punto di vista economico.
La natura compensativa e perequativa, invece, ha la finalità di riconoscere il ruolo ed il contributo fornito dall’ex coniuge beneficiario dell’assegno alla formazione del patrimonio familiare e personale dell’altro.
Assegno di mantenimento coniuge
L’assegno di mantenimento per il coniuge è una forma di sostegno economico prevista dal diritto italiano per aiutare i coniugi a mantenere lo stesso tenore di vita sussistente prima della separazione.
L’assegno per il mantenimento è di norma richiesto dal coniuge economicamente più debole.
Il coniuge che ricorre all’assegno deve dimostrare di non essere in grado di provvedere autonomamente al proprio mantenimento.
A determinare l’importo dell’assegno sono i redditi dei due coniugi, le loro eventuali proprietà, gli eventuali figli e il tenore di vita goduto durante il matrimonio.
L’assegno può essere adeguato alle mutate condizioni economiche dei coniugi attraverso il procedimento di Modifica delle condizioni di separazione. L’assegno mantenimento è un mezzo fondamentale per garantire la corretta perequazione del reddito tra i coniugi anche dopo la separazione.
Assegno di mantenimento figli
In forza dell’art. 147 c.c., in capo ai genitori sussiste l’obbligo di mantenere, mantenere, educare, istruire e assistere moralmente i figli con pari responsabilità tra loro.
Nel caso di separazione, nei confronti di entrambi i genitori, permane la responsabilità genitoriale e, salvo diversi accordi tra le parti, ciascun genitore deve provvedere al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito.
La legge prevede la corresponsione di un assegno, determinato dal giudice, il cui ammontare deve essere determinato prendendo in considerazione le esigenze di vita, i tempi di permanenza presso ciascun genitore e le risorse economiche di entrambi, nonché del tenore di vita goduto durante la convivenza con entrambi i genitori.
L’ammontare dell’assegno di mantenimento
L’ammontare dell’assegno di mantenimento viene determinato in base alla situazione economica e finanziaria del genitore obbligato. L’assegno è proporzionale alle entrate ed alle esigenze del figlio.
Questo ammontare può variare da caso a caso, ma deve sempre essere sufficiente per soddisfare le necessità del bambino.
Il Tribunale può decidere l’ammontare dell’assegno mantenimento, su richiesta di uno dei genitori o su proposta congiunta. Inoltre, il genitore obbligato non può sottrarsi dall’obbligo di versare l’assegno di mantenimento, anche se le circostanze cambiano nel tempo.
L’unico modo per variare l’importo è quello di richiedere al Tribunale una revisione dell’assegno.
Ricorda…
Nel caso in cui uno dei coniugi percepisca un’eredità tale da far venir meno i presupposti dell’assegno di mantenimento, il coniuge economicamente forte potrebbe richiedere la revoca o la riduzione dell’importo dell’assegno
Cosa fare per ottenere il mantenimento?
Per ottenere l’assegno di mantenimento è necessario proporre ricorso presso l’autorità competente.
La domanda deve essere accompagnata da documenti che attestino le circostanze del richiedente, come, estratti conto bancari e certificazioni mediche (per attestare l’eventuale incapacità lavorativa o le spese mediche sostenute), le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni e ogni altra documentazione idonea a comprovare la condizione economica.
Cosa possiamo fare per te
Se ti ritrovi ad avere problemi con l’assegno di mantenimento, in particolar modo se:
- vuoi separarti ma non essendo indipendente dal punto di vista economico, temi le conseguenze della separazione
- vuoi modificare le condizioni di separazione a seguito di cambiamenti di tipo economico (ad esempio: un impoverimento del coniuge economicamente debole o, al contrario, un arricchimento del coniuge economicamente forte)
- sei il coniuge debole e non percepisci l’assegno mantenimento che effettivamente ti spetta
- hai versato degli assegni di mantenimento non dovuti.
Non esitare a contattarci e sapremo come aiutarti!
Un nostro avvocato specializzato in materia prenderà in carico il tuo problema, fornendoti l’assistenza legale di cui hai bisogno.
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