L’assegno di mantenimento
Quando spetta e come ti aiutiamo ad ottenerlo
L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico autorizzato da un giudice a seguito di separazione. Può anche essere disposto con un libero accordo sottoscritto dai coniugi.
In questo articolo ti spieghiamo come funzione, qual è la normativa e quando spetta.
Inoltre, se vuoi ottenerlo, richiederne la modifica o la revoca, un nostro avvocato ti assisterà in tutto l’iter giudiziale.
INDICE
Il diritto all’assegno di mantenimento
L’assegno di mantenimento è un sostegno economico versato al coniuge economicamente più debole e sprovvisto di redditi propri.
Solitamente, viene disposto dal giudice, in sede di separazione, a favore della parte che non lavora e non ha quindi forme di sostentamento (Cass. Ord. 14830/2017).
-La parte obbligata a versare l’assegno
È importante chiarire il ruolo di ciascun soggetto in questo contesto.
Si deve infatti distinguere tra:
- il coniuge obbligato o onerato, cioè colui su cui ricade l’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento
- l’avente diritto, che è colui che ne beneficia (coniuge o figli).
La funzione dell’assegno di mantenimento
L’assegno di mantenimento svolge una duplice funzione:
- assistenziale, in quanto è un sostegno economico posto a seguito della cessazione dell’unione coniugale
- perequativa, volto a riconoscere il contributo, fornito dal coniuge economicamente più debole, alla formazione del patrimonio della famiglia (Ord. 5603/2020).
Attenzione
L’assegno di mantenimento non ha invece funzione:
- compensativa, perché non è diretto a ricompensare la parte per i sacrifici fatti in costanza di matrimonio
- risarcitoria, in quanto non è volto a rimborsare la parte che ha subito le conseguenze negative della cessazione del rapporto.
La normativa di riferimento
L’assegno di mantenimento è disciplinato dall’art. 156 c.c. il quale recita:
“..il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall’altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri.
L’entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell’obbligato. Resta fermo l’obbligo di prestare gli alimenti di cui agli articoli 433 e seguenti”.
Occorre ricordare che beneficiario dell’assegno non è solo uno dei coniugi, ma anche i figli.
Infatti, quest’ultimi non devono essere pregiudicati dalla separazione dei genitori, che dovranno contribuire alle spese necessarie ai loro bisogni.
L’assegno di mantenimento nella separazione consensuale e giudiziale
La disciplina dell’assegno di mantenimento cambia a seconda del tipo di separazione intervenuta:
- nella separazione consensuale, l’importo dell’assegno può essere stabilito con un accordo tra le parti. Il giudice non dovrà verificare la sussistenza dei presupposti per la sua erogazione, ma si limiterà ad omologare l’accordo
- nella separazione giudiziale è il giudice a verificare la sussistenza delle condizioni e a fissare la misura dell’assegno.
Quando si può rinunciare all’assegno
La rinuncia all’assegno di mantenimento non può essere fatta prima della separazione.
Questo perché l’art. 143 c.c. stabilisce che dal matrimonio derivano degli obblighi di assistenza morale e materiale volti a contribuire ai bisogni della famiglia, in relazione alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo.
La rinuncia invece può essere fatta durante la fase di separazione se entrambe le parti godono di
redditi sufficienti al proprio sostentamento.
La rinuncia non è però irretrattabile. Se intervengono difficoltà economiche, la parte interessata potrà riformulare la richiesta di mantenimento.
Decorrenza dell’assegno di mantenimento
Il diritto di mantenimento decorre dalla data della domanda di separazione.
Questa circostanza deriva da quanto previsto dall’art. 445 c.c. in tema di alimenti, secondo il quale
un diritto non può essere pregiudicato dal tempo necessario per farlo valere in giudizio.
Anche l’assegno stabilito in sede di revisione decorre dalla data della domanda.
Nel caso invece di riduzione dell’assegno, operata dal giudice di secondo grado, il nuovo importo verrà versato a partire dalla pronuncia giudiziale che ne modifica la misura.
Si ricorda che non potrà essere rimborsato quanto percepito in precedenza dal titolare del mantenimento.
Ricorda
Il diritto a chiedere il pagamento dell’assegno di mantenimento si prescrive dopo 5 anni.
Questo riguarda le singole rate non versate e non il diritto all’assegno in sé, che non è soggetto ad alcuna scadenza.
La revisione dell’assegno di mantenimento
Una volta ottenuto, l’assegno di mantenimento può essere sottoposto a:
- rivalutazione
- modifica dell’importo (in aumento o diminuzione)
- revoca o revisione.
Questi ultimi 2 casi possono avvenire:
- su accordo delle parti
- all’esito di una procedura giudiziale in presenza di giustificati motivi (art. 156 c. 7 c.c.).
Per giustificati motivi si intendono fatti nuovi e sopravvenuti rispetto alla sentenza che ha attribuito l’assegno come ad esempio:
- miglioramenti o peggioramenti della situazione economica
- convivenza del beneficiario dell’assegno o della parte obbligata a pagarlo.
Sapevi che…
L’assegno di mantenimento viene rivalutato automaticamente in base agli indici di svalutazione monetaria, considerando l’indice di prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (FOI).
Le modifiche dell’assegno
L’ assegno di mantenimento può essere sottoposto anche a delle modifiche.
Se ad esempio la parte obbligata al pagamento ottiene un aumento di stipendio, il soggetto beneficiario può chiedere un aumento dell’importo.
Se invece il coniuge beneficiario trova lavoro a tempo indeterminato, la parte obbligata può chiedere la modifica al ribasso (o la sua revoca).
Come ti aiutiamo ad ottenere l’assegno di mantenimento
Siamo un’associazione di consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che non avrai bisogno di fare file e perdere tempo con la burocrazia).
Se il tuo diritto all’assegno di mantenimento non viene rispettato dalla parte obbligata al pagamento, vuoi modificarlo o ottenere la revoca, noi possiamo aiutarti!
Un nostro avvocato si occuperà del tuo caso e ti farà ottenere ciò che ti spetta.
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