Separazione giudiziale
Cos’è e come funziona
Se intendi richiedere la separazione giudiziale e vuoi sapere come procedere, nel nostro articolo trovi le informazioni necessarie.
Inoltre, se cerchi assistenza , noi siamo qui per fornirtela.
Cos’è la separazione giudiziale
La separazione giudiziale si pone come alternativa alla modalità consensuale ed è regolamentata dall’art. 151 del codice civile e dagli articoli 706 e seguenti del codice di procedura civile.
Questo tipo di separazione diventa necessario quando non si riesce a raggiungere un accordo tra i coniugi o in presenza di contestazioni relative all’addebito della separazione.
In questo processo, in caso di necessità economica, il coniuge può avanzare anche richiesta di un assegno di mantenimento per sé e per il sostentamento dei figli.
Inoltre, si possono definire le questioni relative all’assegnazione della casa familiare e all’affidamento dei figli (che può essere condiviso, alternato o esclusivo).
Separazione giudiziale: come funziona
L’articolo 151 del codice civile stabilisce le condizioni per procedere alla separazione giudiziale.
Esso afferma che la separazione può essere richiesta nei casi in cui, a prescindere dalla volontà dei coniugi, si verifichino circostanze tali da rendere impossibile continuare la vita in comune o che compromettano seriamente l’educazione dei figli.
Il procedimento avrà inizio con la presentazione di un ricorso in Tribunale e sarà rimesso alla valutazione di un giudice.
In nostro obiettivo è garantirti che le decisioni prese rispecchino il migliore interesse di tutti i membri della famiglia coinvolti, in particolare i minori.
La nostra associazione si impegna a fornire supporto e consulenza durante questi momenti difficili.
Offriamo assistenza legale, assicurando che i diritti e il benessere dei nostri assistiti siano sempre al primo posto.
Come ti aiutiamo con la separazione giudiziale
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
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Cosa dicono di noi
I tempi e i costi per la separazione giudiziale
I tempi di separazione giudiziale sono più lunghi rispetto a quella consensuale. Di solito il processo dovrebbe durare non più di un anno.
Dopo il deposito del ricorso, la prima udienza di comparizione si terrà entro 90 giorni in cui le parti dovranno comparire personalmente ai fini del tentativo di conciliazione e per l’adozione dei provvedimenti urgenti.
Se i coniugi trovano un accordo, la separazione potrebbe concludersi in poche settimane.
Il costo invece cambia a seconda della complessità del caso specifico e delle domande da proporre.
Come in tutti i processi civili, le spese di giudizio restano a carico della parte che perde la causa.
Ad esempio, se un coniuge chiede l’addebito della separazione e lo ottiene, le spese di giudizio saranno a carico dell’altro coniuge.
La riconciliazione
La riconciliazione tra coniugi fa cessare gli effetti conseguenti alla procedura di separazione giudiziale, senza la necessità di formalità particolari.
La riconciliazione “di fatto” avviene quando i coniugi tornano a vivere insieme e a condurre una vita in comune.
Tuttavia, se si riconciliano dopo la separazione, non possono divorziare direttamente ma devono iniziare un nuovo procedimento che si baserà su fatti successivi alla riconciliazione.
Anche i coniugi che si sono già separati e poi si sono riconciliati informalmente dovranno separarsi nuovamente per poter divorziare.
I documenti utili
Al fine di richiedere la separazione giudiziale sarà necessario essere in possesso di alcuni documenti, tra cui:
- copia integrale dell’atto di matrimonio
- lo Stato di famiglia dei due coniugi
- il certificato di residenza degli stessi
- copia delle ultime tre dichiarazioni dei redditi
- la documentazione attestante la titolarità dei diritti reali su immobili, mobili registrati e quote sociali,
- gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari relativi agli ultimi tre anni,
- il piano genitoriale.
Lo scioglimento della comunione legale
Con la separazione, i coniugi diventano titolari di una quota pari ad un mezzo dei beni che erano in comunione legale.
L’effetto dello scioglimento della comunione avviene alla prima udienza di comparizione, dove il Giudice relatore adotta i provvedimenti temporanei.
Dopo questo momento, i coniugi possono disporre della propria quota di beni diversamente da come accadeva nella comunione legale.
La casa coniugale con affidamento dei figli minorenni
Durante il procedimento di separazione è possibile presentare anche domanda per l’assegnazione della casa e di affidamento e custodia dei figli.
La casa coniugale è affidata:
- al coniuge proprietario, se non ci sono figli,
- al coniuge con cui questi vivranno, se ci sono figli,
Il Giudice, per prendere questa decisione, tiene in considerazione chi è il proprietario della casa e cerca di bilanciare la situazione economica tra i coniugi.
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