Cos’è l’assegno sociale
Come ti aiutiamo ad ottenerlo
Problemi con l’erogazione dell’assegno sociale?
La tua richiesta è stata ingiustamente respinta?
Noi di Unione dei Consumatori siamo qui per aiutarti ad ottenere quanto ti spetta.
I requisiti per richiedere l’assegno sociale
Il sussidio sociale (Legge 335/1995) è un importo versato a favore delle persone che non hanno sufficienti mezzi per mantenersi.
La legge stabilisce anche chi ha diritto a riceverlo, e cioè:
- coloro che hanno almeno 67 anni
- chi ha un reddito complessivo del nucleo familiare non superiore a 6542,51 euro (reddito personale) e 13085,02 euro (reddito coniugale)
- chi è residente in Italia da almeno 10 anni.
Domanda per l’assegno sociale rigettata: cosa fare
La richiesta per l’assegno sociale può essere fatta sul sito online dell’INPS.
La domanda deve essere corredata da alcuni documenti (ISEE, documento d’identità e dichiarazione sostitutiva dell’attestazione dei redditi).
Effettuati tutti i controlli, l’INPS dovrà emettere un provvedimento:
- se concede l’assegno, dovrà erogarlo entro 60 giorni
- se rigetta la richiesta, si potrà proporre ricorso.
Se rientri in questa seconda ipotesi, noi ti offriamo l’assistenza necessaria a risolvere il problema.
Come ti aiutiamo ad ottenere l’assegno sociale
Siamo consumatori come te, pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti negati.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per aiutarti ad ottenere il riconoscimento dell’assegno sociale.
Procedi a tesserarti (scegliendo la formula più adeguata alle tue esigenze) e a segnalarci il tuo problema, compilando il form sottostante
Sarai ricontattato da un nostro avvocato specializzato in materia che si occuperà del tuo caso, valutando i documenti in tuo possesso.
Riceverai ogni consiglio utile per il raggiungimento dell’obiettivo e sarai aggiornato costantemente sull’avanzamento della pratica.
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Cosa dicono di noi
Come si calcola l’assegno sociale
Per calcolare l’importo annuo dell’assegno sociale, bisogna tener conto del reddito complessivo della famiglia, percepito dai componenti del nucleo familiare e di qualsiasi altro beneficio o sussidio ricevuto dallo Stato o da altri enti.
Da quest’anno (2023) l’importo dell’assegno sociale è pari a 503,27€ (per tredici mensilità).
Ovviamente non tutti percepiranno la somma nella misura intera, ma verrà corrisposto proporzionatamente alle esigenze dei beneficiari.
Coloro che sicuramente riceveranno l’assegno per intero sono quei soggetti previsti dal “Messaggio numero 1268 del 3 aprile 2023” riportato dell’Inps, e cioè i soggetti che:
- hanno compiuto 67 anni
- non sono coniugati
- non hanno alcun reddito.
Negli altri casi, se un soggetto all’interno del nucleo familiare ha prodotto un reddito nell’anno di riferimento, allora questo verrà detratto dall’importo totale dell’assegno sociale.
Decorrenza e durata dell’assegno sociale
La decorrenza dell’assegno sociale viene stabilita in base alla data di presentazione della domanda.
In particolare, inizia ad essere riconosciuto a partire dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
La durata è annuale, ma può essere rinnovata nel caso in cui i requisiti per ottenere il beneficio siano ancora validi.
Una volta presentata la domanda, ogni anno si procederà alla rivalutazione dell’assegno spettante sulla base dei dati reddituali forniti.
E se non ha ricevuto l’assegno, ti aiutiamo noi.
Cosa succede in caso di ricovero del beneficiario
Nel caso di ricovero del beneficiario (soprattutto presso enti pubblici) l’ammontare dell’assegno sociale viene ridotto nella misura del 50%.
Nella circostanza in cui la retta per il ricovero è parzialmente a carico dell’anziano, l’assegno verrà ridotto nella misura del 25% (questo se il concorso per il pagamento della retta è inferiore al 50% del valore dell’assegno sociale).
Invece, nel caso in cui il concorso per il pagamento della retta da parte del pensionato o dei suoi familiari è superiore al 50% dell’importo, non sarà apportata alcuna riduzione.
Cos’è la maggiorazione dell’ex pensione sociale
L’assegno sociale è una prestazione economica erogata ai cittadini italiani e stranieri di età pari o superiore a 67 anni in condizioni di indigenza.
Questo beneficio può essere maggiorato in determinate situazioni.
Per ottenere la maggiorazione, è necessario presentare domanda assegno sociale all’Inps e dimostrare di rispettare i seguenti requisiti:
- non possedere beni mobili o immobili di valore superiore a quello previsto dalla legge
- essere titolari di un reddito annuo inferiore al limite stabilito
- non usufruire di altre forme di sostegno economico erogate da enti pubblici o privati.
Inoltre, è necessario presentare la documentazione relativa al proprio stato economico-patrimoniale e attestare le proprie condizioni di disagio economico.
Una volta verificato che si soddisfano i requisiti, l’Inps riconosce la maggiorazione, che consiste in un importo mensile aggiuntivo rispetto alla prestazione ordinaria.
Quali sono i redditi rilevanti ai fini dell’assegno sociale
Abbiamo visto che per il calcolo dell’importo dell’assegno sociale è necessario tenere in considerazione i redditi prodotti dal beneficiario.
Per quanto riguarda i redditi rilevanti, sono considerati tali quelli percepiti nell’anno solare precedente al momento della domanda.
Tra questi (elenco riportato direttamente dall’Inps), rientrano:
- i redditi assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
- i redditi esenti da imposta
- i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private)
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.
- i redditi di terreni e fabbricati
- le pensioni di guerra
- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL
- le pensioni dirette erogate da Stati esteri
- le pensioni e gli assegni per invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi
- gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.
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