Pensione per sordomuti
Cos’è, a chi spetta, importo, durata e come richiederla
La pensione per sordomuti è una prestazione economica erogata in favore dei soggetti ai quali sia stata riconosciuta una sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva.
Nell’articolo ti spieghiamo a chi spetta, a quanto ammonta e come fare richiesta.
E se ti è stato negato il diritto ad ottenere tale beneficio, noi possiamo aiutarti ad ottenere ciò che ti spetta.
INDICE
Cos’è la pensione per sordomuti
La legge 1980 n. 33 prevede una forma di sostegno economico chiamato “pensione per sordomuti” destinato alle persone diagnosticate con sordità.
Questa pensione non è reversibile e viene erogata fino al raggiungimento dei 65 anni.
Una volta superata tale età, viene automaticamente trasformata in un assegno sociale.
Occorre precisare che, per persona sorda si intende chi ha una compromissione dell’apparato uditivo, sia di origine congenita che acquisita durante l’infanzia (entro i primi 12 anni di vita), che ha comportato una difficoltà nel normale apprendimento del linguaggio parlato.
La sordità non deve essere esclusivamente di natura psichica o causata da eventi come guerre, lavoro o servizio.
A chi spetta e i requisiti per la pensione per sordi
Per poter accedere alla pensione per sordi, è necessario soddisfare dei requisiti sanitari e amministrativi stabiliti dalla legge e cioè:
- avere un’età compresa tra i 18 anni e i 65 anni e 7 mesi
- avere una diagnosi ufficiale di sordità congenita o acquisita durante la crescita (entro i 12 anni di età). La sordità deve essere accompagnata da un grado di ipoacusia pari o superiore a 75 decibel di Hearing Threshold Level, calcolato come media delle frequenze 500, 1000 e 2000 Hz nell’orecchio migliore
- rispettare il limite di reddito fissato dalla legge, il quale varia a seconda degli importi dell’invalidità civile stabiliti per l’anno 2023
- è richiesta la cittadinanza italiana o l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza per i cittadini stranieri comunitari. In alternativa, per i cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia, è necessario possedere un permesso di soggiorno di almeno un anno in conformità all’ 41 del Testo Unico sull’immigrazione, anche se privi di un permesso di soggiorno CE di lungo periodo
- è richiesta la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
Rispettando tutti questi requisiti, si può accedere alla pensione sordi prevista dalla legge.
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Ammontare, durata e decorrenza della pensione sordomuti 2023
Per il 2023, i sordi potranno richiedere una pensione di € 313,91 semestralmente, purché abbiano un reddito annuo non superiore a €17.920,00.
La pensioni per sordi sarà corrisposta dal primo giorno del mese successivo alla domanda fino al raggiungimento dei 65 anni e sette mesi: da quel momento, ai sordi sarà corrisposto un assegno sociale.
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Come chiedere il riconoscimento della pensione per sordi
Per ottenere il riconoscimento della pensione per sordi è necessario inoltrare una domanda all’INPS, esclusivamente per via telematica.
La procedura si articola in due fasi:
- compilazione e invio telematico del certificato del proprio medico curante o da uno abilitato dall’INPS
- presentazione telematica della domanda all’INPS, da abbinare al certificato medico introduttivo.
Il richiedente ha 90 giorni di tempo, dall’invio del certificato medico, per presentare la domanda.
Una volta presentata, al cittadino viene comunicata la data di convocazione per la visita di accertamento sanitario, la quale sarà eseguita da un’apposita Commissione Medica.
Nel caso di affezioni da patologie oncologiche, la visita è fissata entro 15 giorni dalla domanda.
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I benefici per la pensione sordomuti 2023
Ai soggetti al quale viene riconosciuta la pensione sordomuti spettano una serie di benefici, tra cui:
- l’erogazione di protesi e ausili
- l’iscrizione al collocamento mirato
- l’esenzione dal ticket
- indennità di comunicazione.
L’indennità di comunicazione è riconosciuta ai sordi senza limiti di età o requisiti reddituali, ed è erogata in 12 rate mensili.
Tuttavia, coloro che percepiscono un’indennità per invalidità contratta per causa di lavoro, di guerra o di servizio non hanno diritto all’indennità di comunicazione, ma possono optare per il trattamento più vantaggioso.
Come ti aiutiamo ad ottenere la pensione per sordomuti
Siamo un’associazione dei consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che non avrai bisogno di fare file e perdere tempo con la burocrazia).
Se possiedi tutti i requisiti previsti dalla legge per richiedere ed ottenere la pensione sordomuti, ma ti è stata comunque rigettata la domanda, sei nel posto giusto.
Un nostro avvocato si occuperà del tuo problema, ed esaminata la documentazione in tuo possesso, valuterà come procedere per farti ottenere ciò che ti spetta.
Cosa faremo per te
Cosa dicono di noi
Chi è sordo ha la 104?
La risposta è positiva: la sordità rientra tra le patologie che determinano uno stato di handicap grave e che attribuiscono ai lavoratori dipendenti sordi delle agevolazioni stabilite dall’art. 33 della Legge 104.
Il collocamento mirato per i beneficiari della pensione sordi
La Legge 68/99 prevede una particolare tutela per i disabili con una percentuale di invalidità superiore al 45%, per i ciechi civili e i sordi, attraverso il collocamento mirato.
Tale misura ha l’obiettivo di assegnare ai disabili impieghi adatti alle loro necessità di salute e alle loro capacità lavorative.
Per accedere al collocamento mirato, è necessario che il disabile sia in possesso del verbale di riconoscimento dell’invalidità civile, cecità o sordità.
Se non ti è stata riconosciuta la sordità che da diritto alla pensione e all’accesso al collocamento, possiamo presentare un ricorso e far valere le tue ragioni.
Incompatibilità della pensione sordomuti con altri trattamenti economici
La pensione sordi è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa e spetta per intero anche se il richiedente è ricoverato in un istituto.
L’indennità di comunicazione è invece:
- incompatibile con analoghe prestazioni concesse per invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio (in questo al cittadino viene però data la possibilità di scegliere il trattamento per lui più favorevole)
- compatibile e cumulabile con l’indennità di accompagnamento per invalido civile totale e l’indennità di accompagnamento per cieco assoluto purché siano state concesse per distinte minorazioni.
Pensione lavoro sordomuti e benefici
In considerazione dei periodi di servizio effettivamente prestati, ai soggetti a cui è stata riconosciuta la liquidazione della pensione sordomuti o del supplemento viene attribuita una maggiorazione fino a un limite massimo di 5 anni.
Chi non ha lavorato per periodo pari almeno all’anno, la maggiorazione è proporzionata in base al numero delle settimane di prestazione svolte.
Questa agevolazione vale al fine di istituire il requisito previsto dalla legge per il diritto alla pensione, così come incide nella quantificazione della stessa in base al calcolo retributivo.
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