Quando ci sono debiti del condomino defunto possono sorgere controversie sulla ripartizione di questi oneri.

Nell’articolo ti spieghiamo chi è tenuto a pagarli e come ti aiutiamo se sorgono problemi in merito alla questione.

 

INDICE

Chi paga i debiti del condomino defunto

Tutti i proprietari di unità immobiliari all’interno di un condominio sono obbligati a contribuire alle spese per la manutenzione delle aree comuni.

Se un proprietario non adempie a questa responsabilità, si accumula un debito verso il condominio, che deve essere successivamente estinto.

In caso di decesso del proprietario, dei debiti del condomino defunto risponderanno i suoi eredi.

Questi ultimi dispongono di 60 giorni di tempo per notificare all’amministratore del condominio il loro ingresso in qualità di nuovi proprietari.

La divisione degli oneri avviene proporzionalmente alla quota di eredità ricevuta: chi eredita una porzione maggiore dell’asse ereditario dovrà coprire una quota maggiore del debito.

Questo principio è regolamentato dall’art. 752 c.c. che disciplina la ripartizione dei debiti ereditari.

 

Cosa fare se le spese condominiali del defunto non vengono pagate

Nel caso di decesso del condomino moroso, se i suoi debiti rimangano insolventi, la comunità condominiale ha il diritto di agire contro i coeredi.

Tuttavia, è essenziale distinguere in base al momento in cui questi debiti condominiali sono sorti:

  • nel caso in cui i debiti siano ereditati direttamente dal defunto e siano precedenti alla sua morte, gli eredi sono responsabili solo per la quota che spetta a ciascuno di essi
  • se i debiti si sono accumulati dopo la morte, gli eredi condividono una responsabilità solidale, e possono essere chiamati individualmente a rispondere per l’intero ammontare.

Inoltre, è possibile utilizzare il decreto ingiuntivo per recuperare i crediti nei confronti dei coeredi inadempienti.