Depressione maggiore invalidità
Cos’è e come ottenere l’invalidità
Depressione maggiore invalidità: desideri sapere quali sono i tuoi diritti e le tutele che ti spettano?
La legge tutela le persone che soffrono di questo disturbo in grado di compromettere la loro vita sociale e lavorativa.
A seguito dell’accertamento della patologia è possibile ottenere il riconoscimento dell’invalidità e alcuni benefici economici.
Vuoi sapere come?
Ti spieghiamo come presentare la domanda, e ti forniamo l’assistenza necessaria anche nel caso di rigetto da parte dell’Inps!
Se la domanda per la pensione di invalidità per depressione non viene accolta, presenteremo un ricorso per far valere i tuoi diritti.
INDICE
Cos’é la depressione maggiore invalidità
La depressione maggiore, anche conosciuta come disturbo depressivo maggiore (MDD), da cui poi deriva la depressione maggiore invalidità, è una malattia che può causare gravi difficoltà nella vita quotidiana, influenzando negativamente le relazioni sociali e le capacità lavorative del soggetto affetto.
I sintomi includono insoddisfazione, insicurezza, pessimismo, profonda tristezza e difficoltà a svolgere anche le azioni quotidiane.
Le donne sembrano essere più colpite dalla depressione maggiore rispetto agli uomini. La gravità della malattia può variare e le forme più gravi possono comportare un numero maggiore di sintomi.
La legislazione italiana offre protezione e agevolazioni per i soggetti che convivono con la depressione grave invalidità o con altre forme di malattie mentali, attribuendo dei benefici erogati dallo Stato.
Sapevi che in caso di depressione maggiore è possibile richiedere l’invalidità?
– Cosa dice la legge
La legge 104/1992, stabilisce che in casi di depressione maggiore invalidità, sia i soggetti con disabilità e disturbi dell’umore che i loro familiari devono essere tutelati e godere di specifici diritti.
Si parla di disturbi tali da determinare – per l’individuo – serie difficoltà nell’integrazione, nelle relazioni o nell’apprendimento e rappresentare, quindi, veri e propri ostacoli per la sua crescita sociale e individuale.
Nello specifico, è invalido civile chiunque sia affetto da patologie capaci di:
- compromettere la normale capacità lavorativa, in un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e 7 mesi
- determinare l’incapacità di svolgere normali attività quotidiane tipiche della sua età, quindi, anche se possiede meno 18 anni o più di 65 anni e 7 mesi
Inoltre, l’individuo che deve essere tutelato con l’invalidità per depressione presenta delle limitazioni che possono essere:
- fisiche
- psichiche.
Sapevi che
Lo Stato ha creato per i soggetti con depressione maggiore delle tabelle ministeriali che illustrano le diverse patologie e il punteggio invalidità civile depressione o infermità attribuibile agli stessi.
In caso di depressione maggiore invalidità, che può essere anche molto grave, esistono delle specifiche percentuali di invalidità che danno diritto a delle agevolazioni.
I benefici fiscali per depressione maggiore
Gli invalidi civili sono tutelati dalla legge perché riconosciuti come individui con specifici requisiti, per i quali sono previsti benefici fiscali, tecnici e assistenziali.
Una commissione medica valuta la depressione maggiore invalidità del soggetto e il suo impatto sulla capacità di svolgere attività di qualsiasi tipo.
Per quanto riguarda i benefici per depressione invalidità, questi riguardano:
- l’iscrizione alle liste speciali nei centri per l’impiego per consentire un’assunzione agevolata ottenibili, a partire da un’invalidità del 46%
- l’assistenza sanitaria e le agevolazioni fiscali se il soggetto presenta un’invalidità che va dal 33% al 73%
- l’esenzione del ticket sanitario, a partire da un’invalidità del 66%
- l’assegno di accompagnamento se il soggetto è inabile e necessita dell’aiuto permanente di un accompagnatore
- il riconoscimento dello stato invalidante (o il diritto all’indennità di frequenza se si tratta di minore) se il soggetto manifesta delle difficoltà persistenti nello svolgere azioni tipiche della propria età.
Lo sapevi che…
Quando un dipendente soffre di depressione, il medico può decidere che sia necessario un periodo di malattia per curarsi.
Per assentarsi dal lavoro, il medico redige un certificato di malattia da inviare entro il giorno successivo all’I.N.P.S in modalità telematica. Il lavoratore deve anche informare il datore di lavoro e inviargli il numero di protocollo telematico del certificato, seguendo gli accordi collettivi o individuali applicabili.
Come ottenere l’invalidità per depressione maggiore
Per ottenere l’invalidità per depressione e le agevolazioni fiscali e lavorative previste dalla legge 104/1992, il soggetto deve sottoporsi ad esami e accertamenti clinici da parte di unità sanitarie locali in grado di evidenziare eventuali limitazioni, minorazioni o reali difficoltà psico-motorie.
Inoltre, sia per i soggetti diversamente abili che per i familiari, sono previste diverse tutele come, ad esempio:
- la possibilità di acquistare veicoli con un’IVA agevolata del 4% e con una detrazione del 19%
- una detrazione fiscale prevista per le spese mediche o sanitarie, per l’utilizzo dei mezzi pubblici o privati e per i figli a carico
- l’esenzione fiscale per il pagamento del bollo auto
- la possibilità di richiedere 3 giorni di permesso retribuito e fruire del congedo parentale straordinario o di prolungarlo
- la possibilità di optare per una sede di lavoro specifica.
– La depressione in percentuale
Per accedere alle tutele previste per legge relativamente alla depressione maggiore invalidità, è necessario che il soggetto in questione possieda i requisiti per inoltrare la domanda.
Le percentuali di invalidità sono riconosciute dall’INPS sulla base di specifici esami clinici per capire se il soggetto ha diritto o meno a beneficiare della pensione di invalidità per depressione.
Vediamo di seguito i disturbi e le relative percentuali di infermità o invalidità per le quali è possibile presentare richiesta depressione invalidità:
- disturbo amnesico persistente indotto dall’utilizzo di sostanze/farmaci, con un’invalidità del 100%
- depressione maggiore ricorrente (tab. c1-c2, deficit moderato) con un’invalidità dal 61 all’80% o con un’invalidità del 100% per deficit grave
- schizofrenia (di tipo disorganizzato, paranoide o catatonico (tab. b1- b2-b3, deficit moderato), con un’invalidità del 75% o tab. b1- b2-b3, deficit grave con un’invalidità del 100%
- schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit moderato), con un’invalidità del 75% o del 100% con deficit grave
- ritardo mentale di media gravità, ovvero con un q.i da 35-40 a 50, e con un’invalidità dal 61 all’80%
- ritardo mentale grave e profondo, ovvero con un q.i.: < 35-40, e con una invalidità del 100%
- disturbo schizoaffettivo (tab. b1- b2-b3, deficit grave), con un’invalidità del 100%
- disturbi deliranti come paranoia, delirio condiviso o parafrenia) con un’invalidità del 75%
- anoressia nervosa (tab. d, deficit grave), con un’invalidità dal 75 al 100%
- disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit moderato), con un’invalidità dal 61 all’80%
- disturbi bipolari I (tab. c1-c2, deficit grave), con un’invalidità del 100%
- disturbo bipolare II e disturbo bipolare sai (tab. c1-c2, deficit grave), con un’invalidità del 75%.
Ricorda
L’INPS riconosce il diritto ad un sussidio di 290 euro mensili a coloro che soffrono di depressione e altri disturbi del sistema nervoso, se la percentuale di invalidità riconosciuta è pari o superiore al 61%.
Il riconoscimento non avviene automaticamente, ma è necessario presentare una domanda all’INPS e fornire un certificato medico che attesti la patologia.
Se la depressione è grave e con deficit moderato, si può ottenere una percentuale del 100%.
Patologie e percentuali riconosciute per l’invalidità civile per depressione
La depressione maggiore invalidità è riconosciuta e tutelata per legge anche nel caso in cui si accertino le seguenti patologie, con un livello che va da lieve a grave, e le relative percentuali di invalidità.
È il caso della sindrome depressiva endoreattiva:
- lieve, con una invalidità del 10%
- media, con una invalidità del 25%
- grave, con un’invalidità dal 31 al 40%
Della sindrome depressiva endogena:
- lieve, con una invalidità del 30%
- media, con un’invalidità dal 41 al 50%
- grave, con una invalidità dal 71 all’80%
E infine, della nevrosi fobico ossessiva che può essere:
- di media entità, anche ipocondriaca, con un’invalidità dal 21% al 30%
- lieve, con una invalidità del 15%
- grave, con una invalidità dal 41% al 50%.
– Altre patologie di depressione maggiore invalidità
Rientrano anche tra le patologie relative al disturbo depressivo maggiore, anche la nevrosi ansiosa (con una invalidità del 15%) e la psicosi ossessiva (con un’invalidità che va dal 71% all’80%).
Non è semplice distinguere le diverse forme di disturbo legate alla depressione maggiore o depressione cronica invalidità
e identificare il livello di gravità con cui si presentano, poiché la depressione invalidante viene riconosciuta anche tenendo in considerazione altri disturbi ad essa correlati.
Bisogna anche considerare che, sulla base del livello di gravità della depressione, viene riconosciuta una percentuale di tutela che può essere anche ridotta (meno del 50%) nel caso di forme di depressione di media o lieve entità.
Perché contattarci
Siamo un’associazione che da oltre 10 anni difende i consumatori e garantisce l’assistenza di specialisti nel settore.
Se vuoi ricevere la tutela che ti spetta per depressione maggiore, possiamo seguire noi la tua pratica!
Valuteremo i presupposti della domanda per ottenere il riconoscimento dell’invalidità, e se dovesse essere rigettata dall’Inps non preoccuparti.
Possiamo agire mediante ricorso e far valere i tuoi diritti.
Vorrei un vostro parere effettuato una visita psichiatrica Asl che mi ha riscontrato una depressione maggiore endogena grave attacchi di pani o gravi ansia acuta e insonnia con umore depresso con ideazione anticonservative…in più tengo tre ernie cervicali gravi potrei fare domanda per la 104 e invalidità
Gentile Sandro, stiamo prendendo in carico la tua segnalazione. Saluti