Legge Bersani telefonia
Cosa prevede e quando si applica
Vuoi sapere cosa prevede la Legge Bersani Telefonia sulle penali di recesso?
Sei nel posto giusto!
Siamo un’associazione di consumatori esperta in telefonia e ti offriamo assistenza gratuita per aiutarti a non pagare somme illegittime.
INDICE
- 1 Cosa prevede la legge Bersani telefonia
- 2 Legge Bersani Telefonia e diritto di recesso senza penali
- 3 I costi ammessi dal decreto Bersani: i costi di disattivazione del contratto telefonico
- 4 Come le compagnie telefoniche aggirano la Legge Bersani
- 5 Cosa fare in caso di violazione della Legge Bersani telefonia
Cosa prevede la legge Bersani telefonia
La legge n. 40/2007, meglio conosciuta come “Legge Bersani”, si applica ai contratti per adesione stipulati con gli operatori telefonici sia con riguardo alla telefonia (fissa e mobile), internet (adsl e fibra ottica) e pay-tv.
La novità più importante riguarda il recesso dal contratto telefonico senza penali. Altre novità riguardano:
- il diritto dell’utente al trasferimento del credito residuo in caso di cambio operatore (sulla nuova sim o accredito su conto corrente)
- il divieto di addebitare agli utenti costi di commissione nelle ricariche telefoniche (per cui il credito ricaricato deve essere interamente spendibile in traffico telefonico).
Legge Bersani Telefonia e diritto di recesso senza penali
In particolare, il comma 3 dell’Art.1 della legge Bersani recita:
“I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia (…), indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”.
I costi ammessi dal decreto Bersani: i costi di disattivazione del contratto telefonico
In caso di disdetta o recesso dei contratti telefonici, quindi, gli unici costi ammessi sono:
- i costi di disattivazione, cioè quelli ‘giustificati’ dai ‘costi’ sostenuti dagli operatori per la dismissione del contratto
- i costi di fatturazione dei 30 giorni successivi al recesso. Infatti, il recesso ha efficacia solo dopo 30 giorni dalla comunicazione al gestore, per cui il servizio fruito in questo arco temporale va pagato alla compagnia.
Come le compagnie telefoniche aggirano la Legge Bersani
Nonostante la chiarezza della normativa, la legge Bersani viene violata continuamente.
In pratica i gestori continuano ad applicare penali illegittime, gonfiando i costi di disattivazione e camuffando gli importi richiesti sotto la voce “contributo di disattivazione”, “costi di disattivazione”, “importo per dismissione”, “costo per attività di migrazione”, “costo disattivazione linea” ecc.
Questo confonde l’utente che crede si tratti di costi dovuti.
Cosa fare in caso di violazione della Legge Bersani telefonia
Giunti a questo punto, per risolvere il problema e far valere le tue ragioni puoi percorrere due strade:
- inoltrare da solo un reclamo al gestore telefonico e contattarci subito dopo. In questo caso ti forniamo un modulo reclamo scaricabile gratuitamente in fondo all’articolo
- affidarci il tuo problema sin dalla fase della segnalazione, compilando il form di contatto che trovi più sotto e richiedere la nostra assistenza gratuita.
Un nostro operatore si metterà in contatto con te e chiederà tutti i dettagli, che saranno utili ai nostri avvocati.
Lo facciamo “per mestiere” da oltre 10 anni e collezioniamo successi giorno dopo giorno.
Come ti aiutiamo in caso di mancato rispetto della legge Bersani
Il nostro team di professionisti è composto da avvocati esperti nel settore delle telecomunicazioni. Metteremo al tuo servizio le nostre competenze e la nostra esperienza ultradecennale nelle controversie con le compagnie telefoniche. Come?
Avvieremo un tentativo di conciliazione presso l’Agcom, chiedendo formalmente al provider dei servizi:
- l’annullamento delle bollette successive alla disdetta o al recesso
- il rimborso di eventuali bollette pagare dopo la disdetta
- la restituzione delle somme pagate a titolo pena
Se la conciliazione non va a buon fine, saremo pronti a rivolgerci al Giudice per ottenere la piena applicazione della Legge Bersani Telefonia e il rimborso di quanto indebitamente pagato.
Puoi leggere sotto le nostre recensioni certificate su Trustpilot da parte di coloro che hanno già scelto di affidarsi a noi e hanno ottenuto risultati tangibili prima di te.
Inoltre, ti offriamo assistenza legale completamente gratuita.
Siamo pronti a garantirlo con un documento ufficiale. Questo vuol dire che non dovrai pagare nulla, anche nel caso di mancato raggiungimento del risultato. Nessun altro fa questo in Italia…siamo gli unici a garantire la gratuità anche in caso di soccombenza in giudizio!
Invia la tua segnalazione
Cosa dicono di noi
Ma allora, quanto costa passare da un gestore all’altro?
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – a proposito di legge Bersani e disdetta contratti telefonici – ha chiarito che la compagnia deve indicare in modo chiaro anche i costi di disattivazione nel caso di recesso o passaggio ad altra compagnia telefonica ( c.d. migrazione)
In questo modo gli utenti sono agevolati nell’esercizio di tali facoltà, potendone valutare le conseguenze sotto ogni profilo.
Si tratta esclusivamente dei costi di gestione sostenuti per la disattivazione o il trasferimento dell’utenza.
Disdetta contratto: legge Bersani telefonia e decreto concorrenza
Per tutelare ancor di più i consumatori, la legge Bersani ha subìto delle modifiche nel 2017 grazie al decreto Concorrenza che ha imposto:
- maggiore trasparenza sui costi di dismissione. I costi di recesso e di trasferimento della linea devono essere commisurati al contratto e devono corrispondere effettivamente alle spese sostenute dalla compagnia. Inoltre, devono essere esplicitati chiaramente al momento della firma del contratto
- semplicità nella procedura di disdetta e possibilità di richiesta per via telematica. Anche la richiesta di recesso online deve consentire al cliente di dimostrarne l’invio e la ricezione da parte dell’operatore
- obbligo di consenso espresso del cliente per l’attivazione di servizi a pagamento. I costi dei servizi non richiesti, attivati senza la volontà dell’utente, devono essere rimborsati.
Attenzione ai contratti per telefono
Hai sottoscritto un contratto per telefono, ma la bolletta che ti è arrivata è più cara di quanto concordato?
L’unico modo per risolvere il problema è acquisire la registrazione telefonica.
Contattaci e ti aiuteremo gratuitamente a ottenerla, per verificarne il contenuto e obbligare il gestore a rispettare i patti.
Durata massima del contratto di Telefonia e penali di recesso
Il tema delle penali di recesso illegittime si intreccia con quello della durata dei contratti telefonici:
Il nuovo codice delle telecomunicazioni ha previsto che il contratto di telefonia può avere una durata massima di 24 mesi salvo rinnovo.
L’ applicazione combinata delle due normative (L. Bersani e Codice delle telecomunicazioni) mette fine alla odiosa pratica delle compagnie di imporre agli utenti vincoli contrattuali molto lunghi (anche 48 mesi), pena il pagamento di una penale per disdire o recedere dal contratto prima della scadenza.
Oggi un contratto di telefonia ha una durata massima di 24 mesi salvo rinnovo.
Disdetta e recesso: le differenze
Giusto per capire la differenza che passa tra i termini recesso e disdetta, apparentemente uguali, devi sapere che:
- il recesso riguarda l’interruzione del rapporto contrattuale prima della scadenza naturale del contratto
- la disdetta è la risoluzione del contratto dopo la scadenza dello stesso.
Si desidero annullare la linea fissa wond3, avendo passato più di 24 messi del abbonamento, rimangono solo 12 rati del modem, debbo pagare una penale, pagando anche le 12 rate del modem mancanti
Gentile Francisco, stiamo prendendo in carico la tua segnalazione. A breve un nostro operatore ti contatterà per aiutarti a risolvere il problema. Saluti