Legge Bersani telefonia
Cosa prevede e quando si applica
Con l’entrata in vigore della legge Bersani telefonia del 2007, ogni utente ha il diritto di recedere dal proprio contratto di telefonia, Internet o pay-tv in qualsiasi momento e senza spese!
Ancora oggi, però, capita che la compagnia applichi una penale a seguito di una disdetta o di un recesso anticipato.
Nell’articolo ti spieghiamo come l’applicazione del decreto Bersani telefonia consenta di non pagare queste somme.
Se questo è ciò che ti è successo possiamo aiutarti gratuitamente e in tempi brevi!
INDICE
Cosa prevede la legge Bersani telefonia?
La legge n. 40 del 2 aprile del 2007, meglio conosciuta come “legge Bersani”, ha convertito il decreto-legge n. 7/2007 cambiando radicalmente il rapporto tra compagnie telefoniche e utenti.
La legge Bersani sul recesso anticipato riguarda soltanto i contratti di adesione, ovvero i contratti di fornitura di servizi.
Le principali novità riguardano:
- la ricarica telefonica
- il recesso anticipato
- il trasferimento del credito
Nel primo caso, se prima per esempio, a fronte di 10 euro di traffico occorreva pagare circa 5 euro aggiuntivi, oggi il cliente dispone dell’intera cifra versata.
Per il recesso anticipato, la legge Bersani sulla telefonia modifica in buona sostanza quanto operato dalle compagnie telefoniche in precedenza: la previsione di vincoli contrattuali (solitamente di 12, 24 o 48 mesi), per imporre ai clienti il pagamento di una penale per recedere o disdire dal contratto.
Riguardo il recesso o il trasferimento, il comma 3 dell’Art.1 della legge Bersani recita:
“I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia (…), indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”.
Per approfondire
Giusto per capire la differenza che passa tra i termini recesso e disdetta, apparentemente uguali, devi sapere che:
- il recesso riguarda l’interruzione del rapporto contrattuale prima della scadenza naturale
- la disdetta è la risoluzione del contratto dopo la scadenza dello stesso.
In cosa si applica la legge Bersani disdetta contratti?
Ecco i servizi a cui si applica il decreto Bersani nell’ambito delle telecomunicazioni:
- telefonia fissa e mobile
- adsl
- fibra ottica
- pay-tv.
Tali servizi sono offerti dalle più famose compagnie come Tim, Vodafone, Windtre Infostrada, Fastweb, Sky, Libero, Tiscali, Mediaset Premium. Ma anche da operatori minori come Ho.Mobile, Kena mobile, Linkem, Iliad.
Le penali nella disdetta dei contratti telefonici col decreto Bersani
Secondo quanto stabilito dal decreto Bersani, la disdetta dei contratti telefonici non comporta l’applicazione di alcuna penale, comunque denominata, a fronte della facoltà di recesso o di trasferimento delle utenze.
Gli unici importi ammessi in caso di recesso sono quelli ‘giustificati’ dai ‘costi’ sostenuti dagli operatori.
Spesso accade che le compagnie, arbitrariamente, gonfino tali cifre nascondendo in questo modo somme di denaro che per legge non possono richiedere.
Il motivo è semplice: gonfiare le bollette richiedendo somme non dovute arricchisce le casse degli operatori, che nel caso specifico non devono neanche sostenere costi per erogare servizi.
Ecco perché hai 2 volte ragione: da un lato la richiesta è indebita, dall’altro non godi di alcun servizio aggiuntivo.
In questo caso, contattaci immediatamente e ci attiveremo per non fartele pagare.
Attenzione
La legge Bersani sui contratti telefonici è stata infranta innumerevoli volte?
Le compagnie telefoniche hanno spesso utilizzato – per nascondere l’applicazione delle penali – termini come “contributo di disattivazione”, “costi di disattivazione”, “importo per dismissione”, “costo per attività di migrazione”, “costo disattivazione linea”, “costo recesso anticipato”, “bonus fedeltà”, ecc.
– Ma allora, quanto costa passare da un gestore all’altro?
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – a proposito di legge Bersani e disdetta contratti telefonici – ha chiarito che dalla semplice lettura del contratto l’utente deve poter conoscere anche le eventuali spese richieste per l’esercizio della facoltà di recesso o di trasferimento.
In questo modo gli utenti sono agevolati nell’esercizio di tali facoltà, potendone valutare le conseguenze sotto ogni profilo.
Eccezione alla regola, tuttavia è costituita dalle spese giustificate (dell’ordine mediamente di 30/40 €) che l’operatore può pretendere.
Si tratta esclusivamente dei costi di gestione sostenuti per la disattivazione o il trasferimento dell’utenza.
Disdetta contratto: legge Bersani telefonia e decreto concorrenza
Per tutelare ancor di più i consumatori, la legge Bersani ha subìto delle modifiche nel 2017 grazie al decreto Concorrenza che ha imposto:
- maggiore trasparenza sui costi di dismissione. I costi di recesso – anche se anticipato – e di trasferimento della linea devono essere commisurati al contratto e devono corrispondere effettivamente alle spese sostenute dalla compagnia. Inoltre, devono essere esplicitati chiaramente al momento della firma del contratto
- semplicità nella procedura di disdetta e possibilità di richiesta per via telematica. Anche la richiesta di recesso online deve consentire al cliente di dimostrarne l’invio e la ricezione da parte dell’operatore
- durata massima di 24 mesiper i contratti che prevedono offerte promozionali di beni e/o servizi
- obbligo di consenso espresso del cliente per l’attivazione di servizi a pagamento. I costi dei servizi non richiesti, attivati senza la volontà dell’utente, devono essere rimborsati.
Come inviare la disdetta contratto
Se desideri inviare la disdetta del contratto, la legge Bersani sulla telefonia ti consente di farlo in maniera gratuita, semplice e veloce tramite sito web del tuo operatore, fax, raccomandata A/R o pec.
Se il gestore non dovesse riconoscerla e quindi continuare a fatturare o richiederti penali, non devi far altro che contattarci: ci penseremo noi a risolvere il tuo problema gratuitamente!
Attenzione ai contratti per telefono
Hai sottoscritto un contratto per telefono, ma la bolletta che ti è arrivata è più cara di quanto concordato?
L’unico modo per risolvere il problema è acquisire la registrazione telefonica.
Contattaci e ti aiuteremo gratuitamente a ottenerla, per verificarne il contenuto e obbligare il gestore a rispettare i patti.
Perchè affidarsi a noi
Nell’articolo ti abbiamo illustrato tutti gli aspetti della legge Bersani sulla disdetta contratti e anche dei modi “subdoli” utilizzati per nasconderle sotto altro nome (ad es. fantomatici “bonus” o addebito di “maxi rata” per acquisto di apparecchi).
Giunti a questo punto, però, per risolvere il problema e far valere le tue ragioni puoi percorrere due strade:
- la prima è il fai da te. In questo caso, per non arrivare impreparato, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sulla piattaforma ConciliaWeb (attraverso la quale avvierai il tuo procedimento), la carta dei servizi del tuo gestore e le delibere dell’Agcom sui diritti del consumatore
- la seconda è affidarci il tuo problema, per consentirci di fare tutto ciò che serve al posto tuo! Lo facciamo “per mestiere”, con i nostri avvocati specializzati in telefonia, da oltre 10 anni.
Il servizio legale che ti offriamo è totalmente gratuito ed è certificato (visiona qui il documento), non perché i nostri avvocati lavorino gratis ma perché abbiamo scelto di far pagare il loro onorario alla compagnia telefonica.
Si desidero annullare la linea fissa wond3, avendo passato più di 24 messi del abbonamento, rimangono solo 12 rati del modem, debbo pagare una penale, pagando anche le 12 rate del modem mancanti
Gentile Francisco, stiamo prendendo in carico la tua segnalazione. A breve un nostro operatore ti contatterà per aiutarti a risolvere il problema. Saluti