Legge Bersani telefonia
Disdetta, recesso, penali, costi e durata contratti
Cerchi informazioni sulla Legge Bersani Telefonia perché hai subìto delle scorrettezze da parte del gestore?
Le più frequenti riguardano penali per disdetta, recesso anticipato, spese non giustificate o un vincolo oltre i 24 mesi…
Nell’articolo ti spieghiamo come ti difendiamo gratuitamente se ti ritrovi in uno di questi casi.
I diritti dei consumatori e la legge Bersani telefonia
Con la legge Bersani n. 40/2007 (ex Decreto Bersani n 7 del 2 aprile 2007) sono state introdotte importanti novità ai contratti per adesione stipulati con gli operatori telefonici.
In sintesi riportiamo le modifiche, valide per la telefonia fissa, mobile, internet e la pay-Tv che introducono il diritto di:
- disdire o recedere dal contratto telefonico senza pagare penali
- trasferire il credito residuo in caso di cambio operatore (sulla nuova sim o accreditarlo su conto corrente)
- non pagare costi di commissione nelle ricariche telefoniche
- cambiare operatore senza sostenere costi di disattivazione.
Se vuoi approfondire sui singoli temi, trovi ulteriori notizie in fondo all’articolo nella sezione “Per saperne di più”.
Quindi i consumatori, blindati da una normativa chiara e precisa, sono al riparo dagli abusi degli operatori?
A noi non risulta…
Come le compagnie telefoniche aggirano la Legge Bersani
In tanti ci raccontano di ricevere penali illegittime dopo il recesso o la disdetta e costi di disattivazione gonfiati, camuffati sotto le voci “contributo di disattivazione”, “importo per dismissione”, “costo per attività di migrazione”, “costo disattivazione linea” ecc.
Ma non solo, perché spesso il gestore chiede la restituzione degli sconti di cui hanno fruito durante il rapporto contrattuale.
Questo confonde l’utente che crede si tratti di costi dovuti e, quindi, paga (senza rendersene conto).
Non ci credi?
Quindi di fronte alla prepotenza dei gestori dovremmo rassegnarci a pagare quanto ci chiedono illegittimamente?
Neanche per sogno…
Come ti aiutiamo a non pagare le somme richieste, in barba alla legge Bersani
Siamo consumatori come te e a differenza dei gestori telefonici siamo qui per ascoltare le tue legittime lamentele e sgravarti da ogni preoccupazione.
Ti basta contattarci e ci penseremo noi a farti ottenere:
- lo storno delle somme richieste
- il rimborso delle bollette pagate con addebito automatico.
Ti offriamo assistenza qualificata con avvocati specializzati in Telefonia, che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno gratuitamente per te (vedi il documento che lo certifica).
Ecco le esperienze di chi, prima di te, si è affidato a noi per risolvere il tuo stesso problema.
Non ti rimane che compilare il form di contatto e non sarai più solo a lottare contro i colossi della telefonia.
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Cosa dicono di noi
Una prova dei nostri successi
Di seguito riportiamo lo stralcio di una nostra sentenza, con la quale abbiamo tutelato i diritti di Alessia:
P.Q.M.
In parziale accoglimento delle domande attore
In relazione alla fattura oggetto di causa
-******** del 14.04.22 di Euro 268,08.
Dichiara sussistente ed ancora dovuto da parte attrice ***** ****** in favore di parte convenuta VODAFONE ITALIA S.p.A. il solo importo di Euro 45,91 IVA inclusa;
Le spese di lite, liquidate in […] oltre accessori di legge, vengono poste a carico di parte convenuta VODAFONE ITALIA S.p.A. in misura del 80%, da distrarsi in favore dei difensori […]
Legge Bersani del 2 aprile 2007 n.40 sulla disdetta
In particolare, il comma 3 dell’Art.1 della legge Bersani recita:
“I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia (…), indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”.
I contratti per adesione
Uno dei princìpi fondamentali collegati al Decreto Bersani riguarda i contratti per adesione stipulati con i gestori.
Parliamo di contratti pre-formulati dove le clausole sono prestabilite e con la firma se ne sottoscrive la completa accettazione.
Il particolare non è di poco conto, perché permette anche ai titolari dei contratti business (che non rientrano notoriamente nella categoria dei consumatori finali) di accedere comunque alle tutele a quest’ultimi riservate.
Restituzione degli sconti
L’Agcom con la Delibera 487/18/CONS (anche a seguito delle modifiche al Decreto Bersani introdotte con L. 124/2017) ha chiarito che, per quanto riguarda i contratti per adesione, il gestore non può richiedere la restituzione degli sconti di cui si è fruito durante il rapporto contrattuale.
Disdetta contratto: legge Bersani telefonia e decreto concorrenza
Per tutelare ancor di più i consumatori, la legge Bersani ha subìto delle modifiche nel 2017 grazie al decreto Concorrenza che ha imposto:
- maggiore trasparenza sui costi di dismissione. I costi di recesso e di trasferimento della linea devono essere commisurati al contratto e devono corrispondere effettivamente alle spese sostenute dalla compagnia. Inoltre, devono essere esplicitati chiaramente al momento della firma del contratto
- semplicità nella procedura di disdetta e possibilità di richiesta per via telematica. Anche la richiesta di recesso online deve consentire al cliente di dimostrarne l’invio e la ricezione da parte dell’operatore
- obbligo di consenso espresso del cliente per l’attivazione di servizi a pagamento. I costi dei servizi non richiesti, attivati senza la volontà dell’utente, devono essere rimborsati.
Legge Bersani: disdetta o recesso anticipato dal contratto senza pagare penali
La modifica, derivante dal Decreto Bersani, prevede la disdetta o il recesso anticipato in qualunque momento della durata contrattuale, pagando i soli costi realmente sostenuti dal gestore per le attività amministrative e tecniche.
Questi devono essere commisurati al costo della bolletta (e quindi si aggirano mediamente sui 30/40 euro) e devono essere preventivamente autorizzati dall’Agcom.
A questi costi ovviamente si aggiunge la bolletta relativa agli ultimi 30 giorni, che è il tempo limite concesso al gestore per preavvisar
La possibilità di cambiare operatore senza costi di disattivazione
Eccezione alla superiore regola, nel caso di migrazione.
In questo caso non paghi i costi di disattivazione
- bolletta entro il giorno precedente alla migrazione
- non paghi i costi di disattivazione perché vengono applicati dall’operatore subentrante (evitando così che vengano pagati due volte).
La legge Bersani e la durata dei contratti di Telefonia
Il tema delle penali di recesso illegittime si intreccia con quello della durata dei contratti telefonici.
Il nuovo codice delle telecomunicazioni ha previsto che il contratto di telefonia può avere una durata massima di 24 mesi (ovvero 2 anni) salvo rinnovo.
Ne consegue che è sempre possibile la disdetta dopo 24 mesi.
L’applicazione combinata delle due normative (L. Bersani e Codice delle telecomunicazioni) mette fine alla odiosa pratica delle compagnie di imporre agli utenti vincoli contrattuali molto lunghi (anche 48 mesi), pena il pagamento di una penale per disdire o recedere dal contratto prima della scadenza.
Trasferimento del credito residuo in caso di cambio operatore (sulla nuova sim o accreditarlo su conto corrente)
La normativa introduce il principio secondo il quale il credito residuo è di proprietà del cliente.
Ne consegue che, nel momento in cui si effettua la migrazione, il gestore è tenuto a trasferire il credito residuo del cliente sulla nuova sim o accreditarlo su conto corrente.
Costi di commissione nelle ricariche telefoniche
Altro aspetto di rilievo che distingue i comportamenti adottati dai gestori rispetto alla normativa precedente riguarda i costi di commissione, che intaccavano considerevolmente il credito acquistato.
Grazie al Decreto Bersani questa “tassa” è stata abolita e il credito delle ricariche telefoniche equivale alla spesa sostenuta perché non sono più previsti prelievi.
Buonasera ho fatto un subentro alla vecchia ditta e cambiato partita iva e ragione sociale ,fatto comunicazione a vodafone business loro mi hanno aumentato la tariffa pero mi hanno dato la possibilita di migrare a un altro operatore dato che non mi potevano garantire la solita tariffa appellandomi alla legge bersani .A distanza di 2 mesi mi e arrivata la penale da pagare di 294,00 euro come posso fare grazie
Gentile Vincenzo, abbiamo preso in carico la sua segnalazione, un nostro operatore la ricontatterà quanto prima per aiutarla. Saluti