Pignoramento della pensione
Come avviene e quali sono i nuovi limiti di impignorarbilità
Il pignoramento della pensione può avvenire quando, in caso di mancato pagamento delle somme dovute, i creditori (soggetti privati, banche, Agenzia delle entrate, Inps) decidono di avviare un’esecuzione forzata nei confronti del debitore.
Nell’articolo ti spieghiamo come avviene questa procedura, quali sono i nuovi limiti all’importo della pensione che può essere pignorata e cosa fare se viene disposta in violazione della legge.
INDICE
Come avviene il pignoramento delle pensioni
Se ti stai chiedendo se si può pignorare la pensione, la risposta è positiva.
In questi casi, la procedura che viene avviata segue le regole del pignoramento verso terzi.
Si tratta di uno strumento per recuperare i crediti attraverso l’espropriazione forzata di beni, che solo in futuro entreranno nella disponibilità del debitore.
L’esecuzione forzata del debito può essere richiesta da qualsiasi creditore (privati, banche e Agenzia delle Entrate, Inps, Equitalia) ma deve essere disposta da un giudice.
Ad esempio, nel caso di pignoramento pensione INPS, l’atto deve essere notificato:
- all’Ente di previdenza
- al debitore.
L’assegno pensionistico verrà pignorato prima che questo venga accreditato dall’utente.
Sarà poi direttamente l’Inps a versare le somme al creditore.
Il versamento, però, avviene solo dopo una formale udienza davanti al giudice (la cui data è indicata sull’atto stesso di pignoramento).
In questa fase, in quanto debitore, sarai invitato a comparire in udienza e un nostro avvocato potrà assisterti per verificare il regolare corso della procedura e presentare opposizione.
La nostra mission
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L’impignorabilità della pensione
È importante sapere che non può essere oggetto di pignoramento la pensione sociale.
Questo perché le procedure esecutive possono agire solo sui trattamenti previdenziali, e non per quelli assistenziali.
La legge infatti introduce dei limiti precisi per i sussidi corrisposti alle persone povere.
Dunque, non possono essere pignorati:
- l’assegno sociale previsto per le persone con almeno 67 anni d’età
- la pensione di invalidità civile
- l’indennità di accompagnamento.
In tutti gli altri casi, la pensione è pignorabile, ma entro però dei limiti di legge.
Assistenze legale
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I nuovi limiti del 2023 e il calcolo del pignoramento pensione
Il Decreto Aiuti-bis, per l’anno 2023, ha introdotto nuovi limiti pignoramento pensioni. Quest’ultimo ha modificato l’art. 545 c.p.c. il quale ha rialzato la soglia fino alla quale non è ammesso il pignoramento da 700 a 1.000 euro.
Per calcolare la soglia che non può essere aggredita da nessun creditore, occorre fare riferimento all’importo dell’assegno sociale aggiornato al 2023 e raddoppiarlo.
Questo significa che, essendo l’importo dell’assegno pari a 503,27 euro, la soglia non pignorabile è di 1.006,54 euro.
Della restante pensione può essere invece pignorato 1/5.
In sintesi, per effettuare il calcolo del pignoramento della pensione bisogna sottrarre dalla propria pensione i 1.006,54 euro per poi prendere il 20% del risultato.
Questa novità è operativa dal 22 settembre 2022 e le pensioni che non superano i 1000 euro sono dunque impignorabili.
Servizio online
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Come difendersi dal pignoramento della pensione
La pensione è un emolumento economico automatico, che scatta al maturare dell’età prevista dalla legge per ottenerne l’erogazione.
Si tratta di somme che non possono essere nascoste ai creditori.
Quando però il pignoramento della pensione è avviato da un creditore che non riconosci, la prima cosa che possiamo fare è contestare la procedura di recupero del credito.
In questo modo impediremo che il giudice pronunci un provvedimento che, passato in giudicato, non possa essere più contestato nel merito.
Un altro strumento con cui possiamo tutelarti è l’opposizione all’esecuzione.
In tal caso, un nostro avvocato agirà entro 20 giorni dalla data del compimento dell’atto o da quella in cui ne hai avuto conoscenza.
Come ti aiutiamo in caso di pignoramento della pensione
Siamo un’associazione dei consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che non avrai bisogno di fare file e perdere tempo con la burocrazia).
Se ti è stato notificato un atto di pignoramento della pensione, un nostro avvocato valuterà i documenti in tuo possesso per garantirti la tutela migliore.
Dopo aver accertato la sussistenza dei presupposti necessari, proporrà opposizione alla procedura esecutiva che è stata avviata nei tuoi confronti. Ma affrettati! I termini per opporci sono molto brevi! Abbiamo 20 giorni che decorrono dal giorno in cui hai ricevuto la notifica dell’atto.
Cosa faremo per te
Cosa dicono di noi
Come avviene il pignoramento dell’Agenzia delle Entrate?
Anche l’Agenzia delle Entrate può disporre il pignoramento della pensione per soddisfare alcuni crediti. In questo caso il limite pignorabile varia a seconda dell’importo della pensione:
- 1/10 per importi fino a 2.500 €
- 1/7 per importi compresi tra 2.500 e 5.000 €
- 1/5 per importi superiori ai 5.000 €.
Cos’è il pignoramento pensione banca?
L’atto di pignoramento del quinto della pensione viene notificato presso la banca dove il pensionato ne riceve l’accredito.
Ma solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione del giudice, a seguito di udienza, la cui data è indicata nell’atto di pignoramento, la banca tratterà il dovuto e lo verserà al creditore.
Limite al pignoramento della pensione
L’art. 21-bis del Decreto Aiuti Bis convertito in Legge stabilisce che la pignorabilità della pensione è ammessa:
- per i crediti alimentari, nella misura autorizzata dal Presidente del Tribunale
- nella misura di un quinto per i tributi dovuti allo Stato, alle Province e ai Comuni.
Inoltre, è stato stabilito che, anche la pensione di reversibilità può essere oggetto di procedura esecutiva.
Laddove invece il pignoramento della pensione minima sia eseguito oltre i limiti consentiti, sarà nullo per violazione di norme imperative (sentenza Cassazione n.6548/2011).
E noi possiamo aiutarti ad ottenere giustizia con l’assistenza di un nostro avvocato esperto in materia!
Pignoramenti della pensione e la procedura di sovraindebitamento
Sempre più frequentemente, le persone indebitate e in difficoltà finanziaria considerano l’opzione di accedere a una delle procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza per gestire il proprio sovraindebitamento.
Tuttavia, ci si chiede cosa accada ai pignoramenti sulla pensione in tali situazioni. È necessario fare una distinzione tra 2 casi:
- se viene presentata la richiesta di avviare una procedura di sovraindebitamento per un pignoramento pensione non ancora attivo, ogni azione esecutiva intrapresa dal creditore viene interrotta e di conseguenza il pignoramento non può procedere
- nel caso di pignoramento pensione già attivo, per impedirne il proseguimento, è necessario ottenere l’omologa della procedura di sovraindebitamento, ovvero una decisione del giudice che attesti il successo della procedura stessa.
Se quindi hai dei debiti puoi rivolgerti ad un nostro avvocato esperto in materia, che valuterà la soluzione più efficace per risolvere il tuo problema.
Pignoramento della pensione: il nostro successo
La vicenda del pignoramento della pensione ha come protagonista un pensionato palermitano che, oltre alla difficoltà economica dettata dalla necessità di far fronte con la pensione a diversi altri debiti (cessione del quinto, cambiali pendenti per pregressi finanziamenti, autosostentamento), ha avuto notificato un atto di pignoramento pensioni.
Preoccupato dall’eventualità di dover provvedere a un ulteriore esborso mensile, che lo avrebbe portato ancor di più verso una crisi irreversibile, l’uomo si è rivolto a noi di Unione dei Consumatori per ricevere tutela in relazione al pignoramento della pensione.
Grazie al lavoro certosino svolto dall’Associazione, a seguito di un’istanza presentata, il giudice dell’esecuzione ha stabilito che possa essere pignorata solo una cifra pari a 80,00 euro, a fronte di una pensione di quasi 1.500,00 euro.
Il provvedimento emesso dal giudice dell’esecuzione di Palermo, dichiara Gianni Dario Giuffrè, avvocato membro di Unione dei Consumatori, che ha assistito il pensionato, è frutto e conseguenza di una corretta e saggia applicazione della legge.
Nel nostro caso, il provvedimento si è ispirato ai principi cardine della nostra Costituzione e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea che garantisce il riconoscimento del diritto all’assistenza sociale.
Ciò, al fine di assicurare un’esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongono di risorse sufficienti.
L’innovazione sul piano giurisprudenziale
Il tema del pignoramento della pensione o dello stipendio in presenza di una cessione del quinto preesistente è regolato dal d.l. n. 83/2015.
In tal senso, il decreto è chiaro nello stabilire come sia possibile pignorare nel totale fino alla misura massima mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà.
Proprio in base a questo principio, senza l’intervento di Unione dei Consumatori, il giudice avrebbe dovuto effettuare un pignoramento pensione nella misura di 160,00 euro mensili.
In tal senso, la rivoluzione sul piano giurisprudenziale apportata da Unione dei Consumatori costituisce un enorme successo che lascia ben sperare in qualcosa di positivo a favore della parte più debole.
“È un’ordinanza innovativa ottenuta a favore del pensionato, dichiara Manlio Arnone, presidente di Unione dei Consumatori. Il giudice dell’esecuzione ha deciso di adeguarsi a un’interpretazione estensiva determinando il pignoramento per la sola quota di 80,00 euro.
Un successo importante non solo per il profilo giuridico, ma per l’importanza che quegli 80,00 euro in più hanno nell’economia mensile del nostro assistito. Ci riteniamo soddisfatti per questo atto di giustizia verso i più deboli”.
vedasi segnalazioni via vostro sito web -via fax -per tim previdenza e altro -tel.cell.3427755753 -pensionato ex inpdap dal 2002 -ceccotti roberto -arezzo -stato pensionato dal 2002 -monoreddito con casalinga a carico 1961 -fine -da poco conosciuto vostro sito we -unione consumatori nazionale termini imerese risposta per iscritto prima possibile -urgente -grazie -fine si ringrazia arezzo ,li 13 maggio 2018 -ore 20,22 -fine –
Salve Roberto, un nostro consulente analizzerà quanto ci rappresenta e le risponderà quanto prima via mail. Grazie