Cococo: il contratto di collaborazione coordinata e continuativa
Cos’è e quali tutele puoi ottenere
Il cococo (collaborazione coordinata e continuativa) è un tipo di contratto molto utilizzato nel mondo del lavoro autonomo e freelance. I collaboratori che svolgono questo tipo di prestazione hanno diritti e tutele simili a quelle del rapporto di lavoro subordinato, soprattutto in caso di mancato pagamento del compenso.
Se il tuo committente non ha rispettato le condizioni contrattuali prestabilite o non ti ha pagato, noi possiamo aiutarti! Un nostro avvocato studierà personalmente il tuo caso per farti ottenere giustizia!
Cos’è il Cococo
Il cococo è un tipo di contratto di lavoro autonomo stipulato tra:
- un professionista (collaboratore)
- un’azienda (committente).
La mansione svolta dal lavoratore deve essere:
- personale, con possibilità di ricevere l’aiuto di altri soggetti
- autonoma, in quanto il lavoro viene svolto con i mezzi e i tempi decisi dal collaboratore
- continua, non deve essere interrotta per evitare che si tratti di una collaborazione occasionale invece che di un contratto Co Co Co.
Il contratto deve essere stipulato per un tempo necessario all’esecuzione della prestazione e può essere rinnovato solo se il committente necessiti del collaboratore per ulteriori lavori.
La legge sul contratto cococo
Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa non ha mai avuto una normativa cococo specifica che ne regolasse forma e contenuti, venendo considerato un “contratto di serie b”.
Le uniche norme esistenti sono state emanate per estendere la disciplina del rapporto di lavoro subordinato ai rapporti di cococo assicurando forme di tutela anche al collaboratore, soprattutto in materia di compenso.
Il contratto di collaborazione per essere valido deve però riportare le seguenti informazioni su:
- committente e collaboratore
- tempo di esecuzione
- attività da svolgere (tipo di progetto)
- clausole sulla privacy e la riservatezza
Se il committente non rispetta le condizioni contrattuali o non ti ha corrisposto la retribuzione, affrettati a contattarci! Un nostro avvocato esperto presenterà un’azione di recupero delle somme davanti al Giudice del lavoro.
Lo sapevi che…
Se hai un rapporto di lavoro cococo e superi i 5.000 euro annui devi pagare i contributi previdenziali alla Gestione Separata INPS. Questo importo include i compensi ricevuti dai vari committenti, ma non i redditi derivanti da contratti di lavoro subordinato.
– La trasformazione del cococo in lavoro subordinato
I rapporti di collaborazioni coordinate e continuative sono considerati contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato sin dalla data della loro costituzione se nell’accordo non viene indicato in modo specifico il progetto di lavoro (Cassazione sentenza n. 28516/2018).
Se il tuo contratto non riporta l’indicazione del progetto, un nostro avvocato chiederà l’accertamento delle condizioni del rapporto di lavoro subordinato. Ottenuta questa pronuncia, l’azienda dovrà riconoscerti tutti i diritti tipici del lavoro subordinato.
Cococo e indennità di disoccupazione
Il Jobs Act ha introdotto delle importanti novità per i cococo:
- è stata estesa la disciplina legale e contrattuale del rapporto di lavoro subordinato ai rapporti di collaborazione
- è’ stata introdotta l’indennità di disoccupazione dis-coll, che può essere richiesta dai cococo iscritti alla Gestione Separata INPS.
L’importo dell’indennità non può superare la cifra di 1.328,76 euro al mese per un massimo di 6 mesi!
Se sei iscritto alla Gestione Separata dell’INPS e hai perso il lavoro, ti facciamo ottenere l’indennità di disoccupazione a cui hai diritto.
– A chi spetta la disoccupazione nei cococo
La Legge n.81/2017, che ha istituito la DIS-COLL, stabilisce che questa spetti nel lavoro di collaborazione agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio iscritti alla Gestione separata che hanno perso involontariamente l’occupazione.
L’indennità non è invece disponibile per:
- collaboratori pensionati
- professionisti con partita IVA
- amministratori, i sindaci, i revisori di società
- le associazioni e gli altri enti giuridici.
Attenzione
Il contratto di collaborazione continuativa si differenzia dal lavoro autonomo occasionale per la presenza di:
- un potere di organizzazione da parte del committente
- la richiesta di continuità delle prestazioni
- l’inserimento funzionale del lavoratore nell’organizzazione aziendale.
Perché contattarci
Siamo un’associazione dei consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che non avrai bisogno di fare file e perdere tempo con la burocrazia).
Se hai avuto problemi con il committente perché non ti ha corrisposto la retribuzione, un nostro avvocato esperto in diritto del lavoro ti farà ottenere ciò che ti spetta con un’azione di recupero. E se il committente dovesse risultare lo stesso inadempiente, procederemo con una causa ordinaria di lavoro.
Inoltre, se il contratto non indica il progetto di lavoro richiesto dalla legge, otterremo la trasformazione della collaborazione in rapporto di lavoro subordinato.
Tutto questo stando comodamente seduto a casa. Leggi cosa pensa la gente di noi.
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