Il lavoro subordinato
Le tutele per il lavoratore subordinato
Il lavoro subordinato prevede una serie di diritti per il dipendente che presta lavoro a favore di un’azienda.
Leggendo questo articolo scoprirai quali sono e come puoi ottenere tutela nel caso di violazioni contrattuali poste in essere dal tuo datore di lavoro.
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INDICE
- 1 Cosa si intende per contratto di lavoro subordinato
- 2 Tipologia di contratti di lavoro subordinato
- 3 Come viene stipulato il contratto di lavoro subordinato
- 4 Le tutele nel lavoro subordinato
- 5 Diritti del lavoratore subordinato
- 6 Doveri del lavoratore subordinato
- 7 La fine del rapporto di lavoro subordinato
Cosa si intende per contratto di lavoro subordinato
Il contratto di lavoro subordinato, detto anche lavoro dipendente, indica un rapporto contrattuale, sia nel settore privato che pubblico, tra due parti:
- il lavoratore che mette a disposizione il proprio lavoro manuale o intellettuale
- il datore di lavoro che è tenuto a retribuire il dipendente.
Il lavoratore subordinato deve eseguire le mansioni indicate nel contratto secondo gli ordini e le direttive impartite dal datore di lavoro o dal superiore.
L’ attività lavorativa subordinata è prestata solitamente in modo continuativo, e dà diritto alla retribuzione e alla copertura previdenziale.
Quali sono le caratteristiche essenziali del lavoro subordinato?
Le caratteristiche del rapporto di lavoro subordinato sono la collaborazione (cioè l’inserimento del lavoratore, al momento dell’assunzione, nell’organizzazione produttiva) e la subordinazione (cioè la sottoposizione del prestatore d’opera alle direttive del datore di lavoro o di chi è gerarchicamente superiore a lui).
Tipologia di contratti di lavoro subordinato
Ti stai chiedendo quali sono le categorie di lavoro subordinato? Ti forniamo di seguito le varie classificazioni:
- contratto a tempo determinato o indeterminato (in base alla durata del rapporto contrattuale)
- contratto part-time o di lavoro intermittente (in base alle ore lavorate)
- contratto di apprendistato che ha una valenza prettamente formativa ( il lavoratore impara un mestiere o una mansione)
- contratto di telelavoro (che può svolgersi anche al di fuori dei locali di uno stabilimento o di un ufficio)
- contratto di somministrazione tramite agenzie per il lavoro: in questo caso un soggetto terzo offre alle aziende il lavoratore che ha reperito sul mercato attraverso contratti di somministrazione per un certo periodo.
Tirocini e stage
Non rientrano invece nel contratto subordinato, i tirocini e gli stage, sebbene siano spesso utilizzati come forme di inserimento nel mondo del lavoro per i giovani.
Come viene stipulato il contratto di lavoro subordinato
Perché un contratto di lavoro subordinato sia valido, è necessario che entrambe le parti, datore di lavoro e lavoratore, siano d’accordo e che la persona che vuole lavorare soddisfi i seguenti requisiti:
- avere almeno 16 anni
- aver adempiuto all’obbligo di studiare
Nel contratto, devono essere specificati:
- mansione e l’inquadramento lavorativo
- data di inizio del lavoro
- retribuzione pattuita
- numero di giorni lavorativi, ferie e permessi previsti
- periodo di preavviso necessario per la risoluzione del contratto.
Il tuo datore di lavoro non rispetta le condizioni contrattuali? Richiedici assistenza. Un vostro avvocato esperto in materia ti assisterà dall’inizio alla fine.
Ricorda
Nella fase iniziale del contratto subordinato è previsto un periodo di prova, nel corso del quale entrambe le parti valutano se continuare il rapporto di lavoro o meno. Per i lavoratori subordinati dura usualmente fino a 6 mesi non prorogabili, nel corso del quale il lavoratore gode dei medesimi diritti riconosciuti nel contratto di subordinazione dopo la fine del periodo di prova.
Le tutele nel lavoro subordinato
Nell’ambito del lavoro subordinato le forme di tutela per i lavoratori includono:
- sicurezza sul lavoro
- assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
- ammortizzatori sociali per la tutela del reddito in caso di disoccupazione involontaria o altre difficoltà
- contributi previdenziali per avere una pensione dopo il termine dell’attività lavorativa.
– La normativa a tutela del lavoratore subordinato
Il diritto al lavoro è riconosciuto dalla Costituzione italiana all’Art. 4, art. 3 e 38 Cost ecc.)
La normativa a tutela del lavoro subordinato è molto ampia. La più importante é costituita:
- dal contratto collettivo nazionale di categoria, frutto di accordo tra le associazioni datoriali e quelle sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale (c.d. parti sociali)
- il singolo contratto di lavoro
- lo statuto dei lavoratori (Legge 20 maggio 1970 n. 300)
La Costituzione, la più importante fra le leggi vigenti, attribuisce al lavoro la valenza di un diritto sociale, riconosciuto a tutti i cittadini.
Al tale scopo la Repubblica si impegna a promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ai lavoratori è riconosciuto il diritto ad avere i mezzi adeguati per vivere in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia.
Gli inabili e i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
D’altro canto, il lavoro è anche un dovere sociale verso la collettività: Ogni cittadino ha infatti il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Le Categorie protette
La Legge 68/99, c.d. Legge sulle categorie protette o legge sul “diritto al lavoro dei disabili” garantisce “la promozione dell’inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro”. Rientrano nelle categorie protette:
- persone con invalidità civile con percentuale minima pari o superiore al 46%
- invalidi del lavoro con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 34%
- non vedenti, anche le persone con residuo visivo non superiore a un decimo in entrambi gli occhi
- non udenti.
Diritti del lavoratore subordinato
Il rapporto di lavoro subordinato implica dei diritti per il lavoratore che il datore deve necessariamente rispettare, tra cui:
- orario di lavoro che, in caso di full time, non può superare le 40 ore settimanali
- lavoro straordinario che non può superare le 48 ore settimanali e per cui spetta il diritto a una retribuzione maggiore calcolata in base alle ore effettuate
- riposo settimanale e ferie pagate
- congedo matrimoniale, di maternità, paternità e parentale
- tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
- adesione a sindacati, scioperi e manifestazione del proprio pensiero
- retribuzione giusta e sufficiente.
Doveri del lavoratore subordinato
Al contempo il lavoratore subordinato ha dei doveri da rispettare nei confronti del datore di lavoro, derivanti dal contratto:
- il dovere di diligenza: il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e dall’interesse dell’impresa.
- il dovere di obbedienza: il lavoratore, nello svolgimento dell’attività lavorativa, deve osservare le disposizioni impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende.
- l’obbligo alla fedeltà: esso si traduce nel divieto di concorrenza e nel divieto di divulgazione. Il primo impedisce al lavoratore di fare affari con aziende concorrenti per conto proprio o per conto di terzi, ma si estingue con la fine del rapporto lavorativo. L’azienda, però, ha la possibilità di tutelarsi ulteriormente stipulando un patto di non concorrenza. Il divieto di divulgazione, invece, impedisce al lavoratore di diffondere informazioni che arrechino danni all’azienda e rimane attivo anche dopo la chiusura del contratto. Non si può ad esempio parlare male dell’azienda o divulgare notizie coperte da segreto aziendale che siano pregiudizievoli per il datore di lavoro (ad eccezione dei fatti inerenti ad attività illecite).
Se questi doveri non vengono rispettati si può aprire un procedimento disciplinare all’esito del quale possono essere stabilite sanzioni proporzionate alla gravità della situazione. Se il rapporto di lavoro si è già interrotto è possibile che l’azienda chiesa i danni all’ex dipendente ( ad esempio per divulgazione di notizie coperte dal segreto aziendale).
Lo sapevi che…
Il diritto allo stipendio è tutelato dalla Costituzione.
In caso di mancato pagamento ti consigliamo di inviare un sollecito al datore di lavoro, invitandolo a versare quanto ti spetta.
Se dovesse restare inadempiente richiedi l’assistenza di un nostro avvocato per mandare una lettera di diffida. Con ciò metterai in mora il debitore, intimandogli di pagare le somme entro termini brevi.
La fine del rapporto di lavoro subordinato
Il rapporto di lavoro subordinato può concludersi in modo prematuro per diverse ragioni.
Le possibili modalità di cessazione anticipata del rapporto:
- licenziamento: in questo caso l’interruzione del rapporto di lavoro avviene per scelta unilaterale del datore di lavoro e può essere dovuta a giusta causa, giustificato motivo soggettivo (c.d. licenziamenti disciplinari) o giustificato motivo oggettivo ( ad esempio la chiusura dell’attività produttiva, la soppressione del posto di lavoro, l’affidamento di servizi ad imprese esterne)
- dimissioni: qui l’interruzione è dovuta alla volontà unilaterale del dipendente. Le dimissioni possono essere dovute a giusta causa (ad esempio se il lavoratore non paga gli stipendi ai dipendenti) e in questo non ci sarà bisogno di alcun preavviso; o a motivi diversi, ma in questo caso sarà necessario il preavviso di legge, ferma restando la possibilità di revocare la propria decisione entro 7 giorni.
- risoluzione consensuale: si ha quando datore di lavoro e lavoratore decidono di comune accordo di interrompere anticipatamente il rapporto di lavoro.
– L’indennità di mancato preavviso
L’interruzione del rapporto di lavoro, sia da parte del datore di lavoro che del dipendente, deve essere comunicata con il preavviso stabilito dal contratto (in mancanza di indicazione si fa riferimento al contratto collettivo di categoria). La parte che non ha dato il preavviso sarà tenuta a Adempimenti corrispondere alla controparte una somma di denaro c.d. indennità sostitutiva dello stesso, quantificata in base alla normativa contrattuale.
– Per la fine del rapporto di lavoro
Spesso i dipendenti e i datori di lavoro non conoscono a sufficienza le procedure, i tempi che regolamentano la fine dei rapporti di lavoro subordinato e gli adempimenti necessari tra cui:
- la ricevuta di trasmissione della comunicazione di cessazione del rapporto all’INPS
- la trasmissione della documentazione alla Direzione Territoriale del Lavoro o ad altre sedi competenti
- il preavviso
- il versamento in favore del lavoratore di eventuali indennità spettanti e tutti gli emolumenti derivanti dalla fine del rapporto.
Come ti aiutiamo con il tuo contratto di lavoro
Come hai avuto modo di capire, nel rapporto di lavoro subordinato è fondamentale conoscere i propri diritti e allo stesso tempo rispettare i doveri imposti dal contratto per non incorrere in sanzioni o altri provvedimenti disciplinari.
Se il tuo datore ti ha licenziato senza rispettare le formalità previste della legge o non ti paga lo stipendio, se non sono state rispettate alcune condizioni contrattuali o hai subito un procedimento disciplinare irregolare, contattaci!
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