Il lavoro subordinato
Cos’è, come viene stipulato il contratto e quali sono i diritti del lavoratore
Il lavoro subordinato prevede una serie di diritti per il dipendente che svolge la sua prestazione a favore di un’azienda.
Nell’articolo ti spieghiamo cosa si intende con il concetto di subordinazione, come viene stipulato questo tipo di contratto e soprattutto quali sono le tutele, i diritti e doveri del lavoratore.
INDICE
Cosa si intende per contratto di lavoro subordinato
Il contratto di lavoro subordinato, detto anche lavoro dipendente, indica un rapporto contrattuale, sia nel settore privato che pubblico, tra due parti:
- il lavoratore che mette a disposizione il proprio lavoro manuale o intellettuale
- il datore di lavoro che è tenuto a retribuire il dipendente.
Il lavoratore deve eseguire le mansioni indicate nel contratto secondo gli ordini e le direttive impartite dunque dal superiore.
Non rientrano invece nel contratto subordinato i tirocini e gli stage, sebbene siano spesso utilizzati come forme di inserimento nel mondo del lavoro per i giovani.
Come viene stipulato il contratto di lavoro subordinato
Perché un contratto di lavoro subordinato sia valido, è necessario che entrambe le parti, datore di lavoro e lavoratore, siano d’accordo e che la persona che vuole lavorare soddisfi i seguenti requisiti:
- avere almeno 16 anni
- aver adempiuto all’obbligo di studiare
Nel contratto, devono essere specificati:
- mansione e l’inquadramento lavorativo
- data di inizio del lavoro
- retribuzione pattuita
- numero di giorni lavorativi, ferie e permessi previsti
- periodo di preavviso necessario per la risoluzione del contratto.
Inoltre, nella fase iniziale del contratto subordinato è previsto un periodo di prova, nel corso del quale entrambe le parti valutano se continuare il rapporto di lavoro o meno.
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Diritti del lavoratore subordinato
Il rapporto di lavoro subordinato implica dei diritti per il lavoratore che il datore deve necessariamente rispettare, tra cui:
- orario di lavoro che, in caso di full time, non può superare le 40 ore settimanali
- lavoro straordinario che non può superare le 48 ore settimanali e per cui spetta il diritto a una retribuzione maggiore calcolata in base alle ore effettuate
- riposo settimanale e ferie pagate
- congedo parentale, matrimoniale, di maternità, paternità
- tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
- adesione a sindacati, scioperi e manifestazione del proprio pensiero
- retribuzione giusta e sufficiente.
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Doveri del lavoratore subordinato
Il lavoratore subordinato ha anche dei doveri da rispettare nei confronti del datore di lavoro, derivanti dal contratto:
- il dovere di diligenza: il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e dall’interesse dell’impresa
- il dovere di obbedienza: il lavoratore, nello svolgimento dell’attività lavorativa, deve osservare le disposizioni impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo, dai quali gerarchicamente dipende
- l’obbligo alla fedeltà: esso si traduce nel divieto di concorrenza e nel divieto di divulgazione, per impedire al lavoratore di fare affari con aziende concorrenti per conto proprio o per conto di terzi.
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La fine del rapporto di lavoro subordinato
Il rapporto di lavoro subordinato può concludersi in modo anticipato per diverse ragioni, tra cui:
- licenziamento, dove l’interruzione del rapporto avviene per scelta unilaterale del datore di lavoro e può essere dovuta a giusta causa, giustificato motivo soggettivo (c.d. licenziamenti disciplinari) o giustificato motivo oggettivo (ad esempio la chiusura dell’attività produttiva, la soppressione del posto di lavoro, l’affidamento di servizi ad imprese esterne)
- dimissioni per volontà unilaterale del dipendente, dovute a giusta causa (ad esempio se il lavoratore non riceve lo stipendio) e in questo non ci sarà bisogno di alcun preavviso; o a motivi diversi, e allora sarà necessario il preavviso
- risoluzione consensuale, quando datore e lavoratore decidono di comune accordo di interrompere anticipatamente il rapporto di lavoro.
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Tipologia di contratti di lavoro subordinato
Tra le categorie di lavoro subordinato, esistono:
- il contratto a tempo determinato o indeterminato (in base alla durata del rapporto contrattuale)
- il contratto part-time o di lavoro intermittente (in base alle ore lavorate)
- l’apprendistato che ha una valenza prettamente formativa (il lavoratore impara un mestiere o una mansione)
- il telelavoro (che può svolgersi anche al di fuori dei locali di uno stabilimento o di un ufficio)
- il contratto di somministrazione tramite agenzie per il lavoro: in questo caso un soggetto terzo offre alle aziende il lavoratore che ha reperito sul mercato per un certo periodo.
I diritti per le Categorie protette
La Legge 68/99, c.d. Legge sulle categorie protette o legge sul “diritto al lavoro dei disabili” garantisce “la promozione dell’inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro”. Rientrano nelle categorie protette:
- persone con invalidità civile con percentuale minima pari o superiore al 46%
- invalidi del lavoro con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 34%
- ciechi parziali o assoluti, con residuo visivo non superiore a un decimo in entrambi gli occhi
- sordomuti.
Le tutele nel lavoro subordinato
Nell’ambito del lavoro subordinato le forme di tutela per i lavoratori includono:
- sicurezza sul lavoro
- assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
- ammortizzatori sociali per la tutela del reddito in caso di disoccupazione involontaria o altre difficoltà
- contributi previdenziali per avere una pensione dopo il termine dell’attività lavorativa.
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