Emofilia invalidità civile
Quando spetta e come fare domanda
In caso di emofilia l’invalidità civile spetta al paziente, in quanto questa patologia rende indispensabile un adeguato supporto.
Nell’articolo ti spieghiamo quali agevolazioni possono essere attribuite con questa malattia, come fare domanda e in che modo ti aiutiamo se è stata respinta.
Emofilia invalidità civile: quando spetta
L’emofilia è una malattia invalidante ereditaria che interessa il processo di coagulazione del sangue, manifestandosi esclusivamente negli individui di sesso maschile, mentre le femmine possono esserne portatrici senza mostrare sintomi.
Esistono due varianti principali di questa condizione, note come emofilia A e emofilia B.
I soggetti affetti da questa malattia beneficiano di varie misure di supporto, inclusa l’esenzione dal pagamento dei costi aggiuntivi per esami diagnostici, trattamenti, dispositivi medici e attività riabilitative indispensabili per il loro trattamento.
Inoltre, le persone con emofilia godono di particolari protezioni in ambito assistenziale e lavorativo, oltre alla possibilità di essere riconosciuti come invalidi a seconda della gravità della patologia.
Come fare domanda per emofilia pensione invalidità
In Italia, il riconoscimento dell’emofilia e invalidità civile avviene attraverso la presentazione di una domanda online nel sito Inps.
Il procedimento inizia ottenendo un certificato preliminare dal proprio medico curante.
In seguito, una commissione medica esaminerà la situazione attraverso un controllo specifico per stabilire l’eleggibilità al beneficio dell’invalidità e determinarne la percentuale assegnata.
Ma se l’INPS nega il riconoscimento dell’invalidità o assegna una percentuale minore rispetto alla realtà, come si può procedere?
In questi casi, si può contestare la decisione attraverso un meccanismo apposito, il ricorso invalidità civile.
Per affrontare queste situazioni, offriamo il nostro supporto e assistenza per guidarti nel processo.
Come ti aiutiamo ad ottenere l’invalidità per emofilia acquisita
Siamo consumatori come te, pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti negati.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per aiutarti ad ottenere il riconoscimento dell’invalidità per emofilia.
Procedi a tesserarti (scegliendo la formula più adeguata alle tue esigenze) e a segnalarci il tuo problema, compilando il form sottostante
Sarai ricontattato da un nostro avvocato specializzato in materia che si occuperà del tuo caso, valutando i documenti in tuo possesso.
Riceverai ogni consiglio utile per il raggiungimento dell’obiettivo e sarai aggiornato costantemente sull’avanzamento della pratica.
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Cosa dicono di noi
Emofilia tabella invalidità
- 34% si ha diritto ad ausili e protesi e la concessione è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità
- 46% diritto al collocamento mirato
- 51% diritto al congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL
- 67% esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa)
- 74% assegno mensile di assistenza, concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni i prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito per usufruirne
- 100% fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale; collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua; esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria; pensione di inabilita; indennità di accompagnamento.
Legge 104 per emofilia malattia invalidante
Pur essendo l’emofilia una condizione che i pazienti possono oggi gestire efficacemente, essa può progressivamente condurre a varie forme di disabilità.
In tale eventualità, chi soffre di deficit fattore x emofilia invalidità ha il diritto di accedere ai benefici garantiti dalla legge n.104, concepita per la protezione delle persone con disabilità. Questa normativa copre un ampio spettro di diritti, inclusi l’accesso a trattamenti e programmi riabilitativi, l’istruzione, l’occupazione, la mobilità e i trasporti, nonché varie deduzioni e agevolazioni fiscali.
La stessa legge prevede altresì vantaggi specifici per i genitori lavoratori di figli con disabilità, sia sotto il profilo dei permessi che in termini economici.
Il Decreto Legislativo 2001 n. 151, riguardante la protezione e il supporto della maternità e paternità, regola i periodi di congedo, i riposi e i permessi, oltre alla protezione di lavoratrici e lavoratori in caso di maternità e paternità, includendo il “congedo per malattia del figlio” come il diritto di astenersi dal lavoro in caso di malattia del figlio.
Infine, la Legge 210/92 offre tutela ai pazienti con emofilia b invalidità civile fornendo compensi a coloro che hanno subito danni permanenti a seguito di trasfusioni o di trattamenti con emoderivati.
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