Danno oculistico e perdita dell’occhio
Come ottenere il risarcimento
Hai subito un grave danno oculistico e vuoi sapere se hai diritto ad un risarcimento?
Nell’articolo ti spieghiamo quando spetta e come richiederlo.
E se cerchi assistenza, noi siamo qui per aiutarti.
Quando si verifica il danno oculistico
Il danno oculistico o oftalmologico è spesso dovuto alla negligenza, imprudenza o imperizia del medico o della struttura sanitaria in cui si è svolta l’operazione.
Questi tipi di danni possono causare gravi conseguenze come:
- perdita funzionale ma anche anatomica dell’occhio
- riduzione della vista
- mancato miglioramento della vista a seguito di intervento.
Inoltre, tale circostanza può determinare ipotesi di invalidità del soggetto, che possono influire sulla sua capacità lavorativa.
Trattandosi di un caso di malasanità, sorge per il paziente danneggiato il diritto ad ottenere un risarcimento per le lesioni subite.
Come richiedere il risarcimento per danno oculistico
Per ricevere un adeguato risarcimento per danno oculistico è consigliabile sottoporsi prima a una valutazione da parte di un medico legale.
Questo esame serve a determinare l’entità del pregiudizio, e nei casi più critici, a stabilire il grado di invalidità della persona coinvolta.
La valutazione si baserà su apposite tabelle con punteggi variabili a seconda della gravità.
Oltre al punteggio standard, vengono considerati anche quelli relativi al danno biologico, morale ed esistenziale.
Questo perché il risarcimento deve tener conto non solo del danno economico subito dal paziente, ma anche delle difficoltà che dovrà affrontare a causa della perdita della vista.
Se sei stato vittima di tali errori medici, noi possiamo fornirti l’assistenza di cui hai bisogno.
Come ti aiutiamo ad ottenere il risarcimento da danno oculistico
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per farti ottenere:
- la valutazione dell’ammontare del danno riportato
- un risarcimento equo e proporzionato per le lesioni subite.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Cosa dicono di noi
I principali danni oculistici
Il danno agli occhi dopo intervento può comportare una riduzione della vista e nei casi più gravi anche la perdita dell’occhio.
Vediamo quali sono gli errori oculistici più diffusi:
- errato intervento di cataratta o correzione di miopia che danno luogo ad emorragie oculari, infezioni, rottura della capsula del cristallino, distacco retinale, lesione e lacerazione della cornea
- lesioni generali all’occhio dovute ad interventi di chirurgia oftalmica da cui può derivare una perforazione del bulbo oculare o un danno del nervo ottico
- distacco del vitreo per errore medico
- infezioni all’occhio in seguito ad un intervento in ospedale
- distacco della retina per la negligenza nella conduzione di un intervento oculistico
- errata diagnosi o mancata ecografia bulbare all’occhio
- trapianti o interventi chirurgici errati.
Sul punto, la legge 24/2017 stabilisce che se il medico causa un danno oculistico, per colpa o dolo, peggiorando le condizioni di salute, è obbligato a risarcire il paziente.
Perdita di un occhio e danno oculistico biologico
Gli errori medici da cui deriva per il paziente un grave danno oculistico, come la perdita di un occhio, rappresentano dei casi di malasanità.
In questa ipotesi, la legge stabilisce un principio generale in base al quale l’ente sanitario è tenuto a risarcire il paziente se il danno poteva essere evitato con l’opportuna diligenza.
Infatti, il Tribunale Civile di Ancona, con la sentenza n°563/2019 ha affermato che i medici hanno l’obbligo di monitorare il paziente anche dopo l’intervento, adottando tutte le cautele necessari ad evitare rischi e danni oculistici.
Dunque, con la domanda di risarcimento danno oculistico sarà possibile ottenere, oltre al rimborso del danno economico, anche quello biologico, morale ed esistenziale.
Perdita di un occhio o della vista per infortunio sul lavoro
Un lavoratore che abbia subito lesioni all’apparato visivo a causa di un incidente sul lavoro ha diritto a un risarcimento forfettario dall’INAIL per danni permanenti che incidono sulla sua capacità tra il 6% e il 15%.
Per gradi di invalidità superiori, invece, è prevista l’erogazione di una pensione perpetua come riconoscimento del danno biologico e materiale subìto.
Se l’incidente è avvenuto a causa della non osservanza delle normative di sicurezza, il lavoratore può altresì richiedere al proprio datore di lavoro il cosiddetto “danno differenziale”, ossia la differenza tra l’indennità INAIL ricevuta e l’ammontare che gli sarebbe dovuto secondo le tabelle per il calcolo del danno biologico specifico agli occhi.
Per avanzare una richiesta di risarcimento per la perdita della vista o dell’occhio a seguito di un infortunio sul lavoro, puoi affidarti ad un nostro avvocato specializzato, che possa assisterti nel reclamare ogni forma di danno subìto.
Maxi risarcimenti per danno oculistico da malasanità in Italia
Le cronache sono spesso punteggiate da casi di malpractice oculistica. Uno degli esempi riguarda un risarcimento concesso per danni oculari subiti a seguito di un errore medico: un uomo, che aveva perso l’uso delle gambe dopo essere caduto da un albero, è entrato in sala operatoria solo per uscirne purtroppo cieco.
Questo episodio, ha visto la Corte d’Appello attribuire all’uomo, un risarcimento superiore al milione di euro, ammettendo la negligenza del team medico che lo aveva in cura.
Similmente, in Toscana, si è verificato un caso di danno alla vista dovuto a malpractice in una clinica privata, durante un intervento per correggere la miopia.
L’incidente ha portato alla perdita della vista in un occhio del paziente.
Solo dopo un lungo iter legale che ha raggiunto la Cassazione, è stato riconosciuto il danno oculistico causato dall’errore medico, con relativo risarcimento.
Sono un lavoratore informatico pertanto soggetto ad utilizzare il computer (videoterminale) e/o il cellulare per almeno 8 ore al giorno.
il 29 Aprile mi è stato diagnosticato un distacco della retina operato il 3 Maggio con successo per quanto ora mi trovo ad avere l’occhio destro con 5 diottrie in meno otre al fatto che anche con gli occhiali la vista risulta fortemente compromessa ovvero le immagini come oggetti e/o lettere risultano ondulate e/o distorte.
Dagli esami NON risultano precursori che abbiano potuto causare il distacco della retina (ad esempio la glicemia alta), non ho subito alcun trauma (urti o altro), non ho la pressione sanguigna e quella oculare alta, ed in verità il distacco retinico è accaduto nel periodo più salutare della mia vita, ovvero mi nutrivo con una dieta quasi vegetariana, avevo smesso di fumare da diversi mesi, frequentavo una palestra. Inoltre in famiglia non esistono precedenti che abbiano subito la mia stessa patologia.
Se ne deduce che l’unica causa possibile possa essere stata il mio lavoro.
Vi chiedo pertanto se per voi esistono le basi per un indennizzo per infortunio/causa di lavoro.
Vittorio Cristiano
Buonasera Vittorio,
abbiamo preso in carico la sua segnalazione, verrà ricontattato da un nostro operatore quanto prima. Saluti