Sclerosi multipla invalidità
Domanda, diritti e agevolazioni
La sclerosi multipla invalidità è una condizione neurodegenerativa che causa danni al sistema nervoso centrale, incidendo sulle funzioni motorie e cognitive dei pazienti.
Nell’articolo ti spieghiamo come fare domanda per ottenere l’invalidità per tale patologia e quali sostegni economici e assistenziali spettano.
Sclerosi multipla invalidità: a chi spetta
La legge 118 del 1971 definisce gli invalidi civili come coloro che presentano condizioni di minorazione congenite o acquisite, che causino una diminuzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo.
Questo significa che non viene automaticamente riconosciuta la sclerosi multipla invalidità in base alla diagnosi, ma vengono valutati i sintomi fisici e psicologici che l’individuo presenta.
Domanda per il riconoscimento dell’invalidità per sclerosi
Per ottenere il riconoscimento della sclerosi invalidità civile è necessario presentare domanda all’INPS, includendo una certificazione medica.
Si inizia consultando il medico curante, che compila e invia online un certificato specificando la condizione del richiedente.
Successivamente, il paziente riceve un codice identificativo ed entro 90 giorni deve essere compilata e inviata online la domanda di visita all’INPS.
Dopo di ciò, verrà comunicata online o tramite lettera a casa la data della visita.
Il richiedente può allegare i certificati medici durante la domanda e può anche portarne altri il giorno della visita.
Cosa spetta con l’invalidità per sclerosi
Per la sclerosi multipla il riconoscimento dei benefici Inps dipende dallo stadio della patologia invalidante.
Le tabelle ministeriali prevedono le seguenti percentuali:
- sclerosi multipla EDSS 4-5: invalidità dal 61 all’80%
- sclerosi multipla EDSS 5,5: invalidità dall’81 al 90%
- sclerosi multipla EDSS pari o superiore a 6: invalidità del 100%
Ottenuto il riconoscimento dell’invalidità per sclerosi sono previste altre agevolazioni, quali:
- l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario
- l’assegno ordinario di invalidità
- nel caso di limitata la capacità lavorativa, l’indennità di accompagnamento.
Come ti aiutiamo
Nell’articolo ti abbiamo fornito una panoramica su come procedere per richiedere l’invalidità per problemi di sclerosi multipla.
Tuttavia, riceviamo molte segnalazioni, poiché a seguito dell’iter burocratico, l’INPS o la commissione medica non riconoscono l’invalidità, impedendo ai richiedenti di usufruire dei benefici previsti dalla legge.
Se ti trovi in questa situazione, abbiamo un team di professionisti pronti ad aiutarti.
Consulta il nostro articolo “Ricorso invalidità sclerosi multipla ” per informazioni dettagliate.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Sclerosi multipla legge 104
L’invalidità e l’assegnazione del riconoscimento di disabilità secondo la legge 104/92 rappresentano due procedure mediche separate, che comportano benefici distinti, pur seguendo lo stesso iter burocratico: è possibile richiederle e sottoporvisi insieme o separatamente, anche in momenti diversi.
Ad esempio, con un riconoscimento di invalidità pari o superiore al 74%, è possibile richiedere presso l’INPS determinati benefici economici mensili, mentre con un grado di disabilità grave si possono ottenere permessi speciali sul luogo di lavoro.
A riguardo, in Italia, la legge 68/1999 rappresenta una delle normative più avanzate riguardo al diritto al lavoro delle persone con disabilità.
Le imprese con almeno 15 dipendenti sono tenute ad assumere individui con disabilità, ma anche le aziende più piccole dimostrano un’attenzione a questo principio.
Per iscriversi al “collocamento mirato”, è necessario avere due verbali: uno che attesti un’invalidità civile superiore al 45% e un altro che identifichi la riduzione della capacità lavorative.
Inoltre, la principale forma di assistenza per il lavoratore è regolata dalla legge 104, che prevede permessi retribuiti sul lavoro per i familiari di una persona con disabilità grave, fino a un massimo di 3 giorni al mese. Un’altra opzione è il congedo straordinario, che può essere utilizzato in modo frazionato nel corso dell’intera carriera lavorativa.
Sclerosi multipla invalidità e benefici
- invalidità dal 33% al 45% :concessione gratuita di ausili e protesi
- invalidità dal 46%+ :oltre ai punti precedenti: iscrizione collocamento mirato per disabili
- invalidità dal 51%+ oltre ai punti precedenti: congedo per invalidi
- invalidità dal 60%+ oltre ai punti precedenti: possibilità per chi già lavora di passare alle categorie protette
- invalidità dal 66%+ oltre ai punti precedenti: esenzione pagamento tasse universitarie
- invalidità dal 67%+ oltre ai punti precedenti: esenzione parziale pagamento ticket
- invalidità dal 74%+ oltre ai punti precedenti: contributi aggiuntivi ai fini di pensione
- invalidità dal 74% al 99% oltre ai punti precedenti: assegno mensile di invalidità
- invalidità dal 80%+ oltre ai punti precedenti: pensionamento anticipato di vecchiaia
- invalidità 100% oltre ai punti precedenti (ad esclusione dell’assegno mensile di invalidità): pensione di inabilità
- invalidità 100% + mancata autonomia nella deambulazione o svolgimento atti di vita quotidiana oltre ai punti precedenti (ad esclusione dell’assegno mensile di invalidità): assegno di accompagnamento
- invalidità 100% + indennità di accompagnamento per incapacità a deambulare e gravità della patologia: oltre ai punti precedenti (ad esclusione dell’assegno mensile di invalidità): agevolazioni per acquisto auto, senza necessità di adattamento.
Sclerosi multipla invalidità e domanda per i minorenni
La procedura di presentazione della domanda per sclerosi multipla invalidità rimane la stessa, richiedendo la documentazione medica come per gli individui adulti; tuttavia, cambiano i criteri utilizzati per valutare la disabilità, così come gli esperti presenti nella commissione (ad esempio, il neuropsichiatra infantile) e i benefici associati.
Si valutano le capacità del minore in relazione alle attività tipiche della sua età (ad esempio, studio, attività sportive, interazioni con i coetanei, ecc.) e possono essere attribuiti i seguenti benefici:
- indennità di frequenza per i minori che hanno difficoltà persistenti nel svolgere le attività tipiche della loro età (senza che sia assegnata una percentuale fissa di disabilità).
- indennità di accompagnamento, assegnata come per gli adulti, con particolare attenzione a situazioni in cui il minore necessita di assistenza diversa rispetto a un bambino senza patologie, sia in termini di modalità che di tempi di applicazione.
Esclusivamente per i minori di età superiore ai quindici anni, viene indicata anche la percentuale di invalidità civile, ma solo ai fini dell’iscrizione alle liste speciali di collocamento previste dalla Legge n. 68/99.
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