Cos’è l’affidamento alternato
Come funziona e quando è possibile richiederlo
L’affidamento alternato è un tema sempre più rilevante all’interno dei dibattiti sulla separazione dei genitori. Mentre in passato l’affidamento dei figli veniva assegnato principalmente a uno dei genitori, di solito la madre, oggi si sta diffondendo un approccio diverso che prevede una condivisione equilibrata dei tempi e delle responsabilità genitoriali.
Nell’articolo ti spieghiamo come funziona questo tipo di affido, come può essere chiesto e come possiamo aiutarti ad ottenerlo.
INDICE
Cos’è l’affidamento alternato di figli
L’affidamento alternato permette di ripartire in maniera ciclica il collocamento del figlio, stabilendo che il minore viva, a periodi alterni, presso ciascuno dei genitori.
Questo avviene quando entrambi i coniugi desiderano vivere con i propri figli e ottenerne la custodia.
La scelta del regime dell’affido viene di solito formulata nel momento in cui il matrimonio termina con la separazione (giudiziale o consensuale) o con il divorzio, e i coniugi devono regolare non solo le questioni relative al mantenimento, ma soprattutto quelle relative alla gestione dei figli minori.
In genere il giudice decide sull’affidamento e sulla residenza, dovendo tener conto principalmente del benessere del bambino.
Differenza tra affidamento alternato e collocamento
È importante distinguere tra affido alternato e collocamento al fine di evitare confusioni.
Spesso i due termini vengono considerati sinonimi, ma in realtà non è così.
Il collocamento si riferisce al luogo in cui il minore dovrà risiedere dopo il divorzio, ad esempio presso la madre o il padre. Indica quindi la decisione riguardante la residenza del minore.
D’altra parte, l’affidamento riguarda il potere dei genitori di prendere decisioni significative per i propri figli, come la gestione del loro patrimonio, la scelta dell’istruzione, la salute, e così via.
Inoltre, non è necessariamente detto che un genitore debba essere solo affidatario o collocatario.
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Se vuoi richiedere l’affidamento alternato per cercare di garantire ai tuoi figli un rapporto continuo con entrambi i genitori, noi possiamo aiutarti.
I vari tipi di affidamento
È necessario esaminare i diversi regimi di affidamento presenti nel nostro sistema giuridico, il quale distingue tra:
- affidamento condiviso in cui entrambi i genitori sono affidatari dei minori, anche se il collocamento avviene presso l’abitazione di uno di essi
- affidamento esclusivo in cui si esclude il genitore non affidatario dalla vita dei figli, il che potrebbe essere dannoso per loro, poiché dovrebbero crescere mantenendo un contatto costante con entrambi i genitori.
Una soluzione che potrebbe essere considerata un compromesso è l’affidamento alternato, in cui il collocamento del minore è ripartito in modo ciclico.
Il bambino vive per un periodo presso l’abitazione della madre e per un periodo presso l’abitazione del padre.
Se dunque vuoi procedere per ottenere la pronuncia di affido alternativo dal giudice, affidati a noi!
Le novità giurisprudenziali in tema di affidamento alternato
Il dibattito sull’affidamento alternato e il collocamento è stato oggetto di una variazione significativa nella giurisprudenza nel corso degli anni.
Ad esempio, fino a poco tempo fa, il collocamento paritario era considerato come un beneficio assoluto per i figli.
Tuttavia, nel 2020, con la sentenza n. 19323, il Tribunale di Velletri ha adottato un diverso punto di vista.
Secondo i giudici di primo grado, l’opzione di una doppia residenza presso le case dei genitori, con un regime di frequenza equilibrato e alternato, non corrisponde all’esigenza di tranquillità dei minori garantita dalla sicurezza di avere un ambiente di vita stabile e duraturo che solo la permanenza nella casa familiare in cui i minori hanno vissuto finora può offrire.
Di conseguenza, il collocamento paritario non sembra congruente con l’interesse supremo dei minori. I giudici hanno precisato che è sicuramente importante mantenere la co-genitorialità anche dopo il divorzio; tuttavia, ciò non significa che il minore debba vivere necessariamente con entrambi i genitori.
La co-genitorialità si manifesta attraverso la presenza di entrambi i genitori nella vita dei figli e l’adempienza dei doveri di assistenza, educazione e istruzione.
È sufficiente, quindi, che vi sia una frequentazione adeguata in grado di garantire una solida relazione affettiva con entrambi i genitori.
L’affidamento alternato a collocamento invariato
Un tipo particolare di affidamento condiviso alternato è quello chiamato “a collocamento invariato”, in cui non sono i figli a spostarsi, ma i genitori che si alternano nella stessa abitazione in cui i figli vivono.
Questa soluzione presenta il vantaggio di evitare ai bambini frequenti cambi di residenza, consentendo loro di rimanere nel medesimo ambiente familiare in cui stanno crescendo.
Nel decreto di separazione, il giudice stabilirà le modalità specifiche di alternanza dei genitori nella casa familiare.
La Cassazione ha però posto dei limiti, stabilendo che l’affidamento alternato può essere adottato solo in presenza di determinate condizioni:
- quando il conflitto tra i genitori impedisce la realizzazione di un affidamento condiviso
- quando il minore, sentito in modo adeguato, si dichiara d’accordo con tale soluzione e i genitori la approvano.
In tutti questi casi, un nostro avvocato ti aiuterà ad ottenere il provvedimento che dispone l’affido alternativo, nel quale verranno regolati i giorni e le modalità con cui il bambino verrà collocato presso entrambi i genitori.
Come ti aiutiamo a richiedere l’affido alternato
Siamo un’associazione di consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che non avrai bisogno di fare file e perdere tempo con la burocrazia).
Se stai valutando di richiedere l’affidamento alternato per consentire al tuo ex coniuge di mantenere dei rapporti costanti con il figlio, possiamo aiutarti noi!
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