L’affidamento esclusivo è una forma di affidamento che prevede un solo genitore come responsabile legale dei figli.

Negli ultimi anni, è diventata una scelta sempre più comune per le famiglie separate o divorziate.

Nell’articolo ti spieghiamo quali sono i casi in cui è possibile richiederlo, le implicazioni legali che coinvolgono i genitori e la procedura che seguiremo per aiutarti ad ottenerlo.

 

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INDICE

Cos’è l’affidamento esclusivo dei figli

La legge stabilisce che l’affidamento esclusivo del figlio può essere disposto solo in presenza di gravi motivi dalle quali discende che uno dei genitori non sia in grado di svolgere adeguatamente il ruolo che gli compete.

La richiesta di affido viene fatta a seguito di separazione (consensuale, di fatto, giudiziale, con addebito) o di divorzio.

Secondo l’art.337 del Codice Civile il magistrato “esamina innanzitutto la possibilità che i figli minori restino affidati ai due genitori, oppure decide a chi dei due dare l’affidamento“, prendendo in considerazione qualsiasi provvedimento inerente i bambini solo ed unicamente “in relazione al loro migliore interesse morale e materiale“.

Il giudice quindi deciderà sull’affidamento monogenitoriale avuto riguardo esclusivamente al benessere del bambino.

Se vuoi presentare la richiesta, noi possiamo aiutarti. Un nostro avvocato, esperto in diritto della famiglia, presenterà ricorso per affidamento esclusivo al tribunale competente, ed entro tempi brevi il giudice dovrà emettere la decisione.

 

Lo sapevi che…

La richiesta affido esclusivo figlio naturale può essere fatta anche da genitori non sposati? La legge stabilisce infatti che quando i genitori vogliono interrompere la convivenza e non riescono ad accordarsi sulla gestione dei figli devono rivolgersi ad un giudice.

Affidati a noi e alla professionalità dei nostri avvocati per ottenere la potestà genitoriale esclusiva!

 

Affidamento esclusivo e presupposti

L’affidamento esclusivo alla madre o al padre può essere una scelta appropriata quando:

  • la condivisione risulti svantaggiosa per il bambino
  • uno dei due genitori non sia in grado di accudire il proprio figlio
  • uno dei coniugi mostri assenza di interesse nei confronti del minore
  • il minore stesso abbia un motivato desiderio di vivere con uno solo dei genitori
  • uno dei due pratica gioco d’azzardo o debiti
  • sussista violenza nei confronti dei figli o dell’altro coniuge.

Inoltre, potrebbe essere necessario un affidamento esclusivo qualora uno dei due coniugi:

  • non fornisca il mantenimento
  • sia dipendente da sostanze stupefacenti o sia considerato incapace di intendere e di volere
  • manifesti atteggiamenti aggressivi o che strumentalizzino il figlio
  • sia assente al momento della separazione, quando sarebbe potuto rivendicare un affidamento condiviso.

Se ti ritrovi in una di queste ipotesi che ti abbiamo elencato hai diritto a richiedere l’affidamento unico, e noi possiamo offrirti l’assistenza legale che stai cercando.

 

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Quando non viene concesso l’affidamento totale

In alcuni casi l’affidamento esclusivo non può essere concesso, e questo avviene quando:

  • uno dei coniugi ha una relazione omosessuale, che però non pregiudica il rapporto con i figli
  • si scelga di professare una religione diversa da quella cattolica
  • uno dei due genitori è stato accusato di aver commesso un reato
  • i due genitori vivono in zone molto distanti
  • uno dei due genitori si affida spesso ai nonni, per esempio per questioni lavorative
  • in caso di conflittualità tra i due genitori, dovuta al loro carattere.

 

Ricorda

È possibile richiedere anche l’affidamento super esclusivo del figlio, con il quale puoi ottenere la totale responsabilità su tutte le decisioni di maggiore interesse in tema di salute, educazione, istruzione, residenza senza la previa consultazione con l’altro genitore.

Se vuoi richiederlo…

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Come chiedere l’affidamento esclusivo

Per ottenere l’affidamento esclusivo e la potestà genitoriale occorre presentare una specifica domanda al giudice competente.

Se uno dei due genitori fa richiesta di affido esclusivo per motivi di ricatto o per vendetta personale, il giudice potrà:

  • dichiarare la richiesta manifestamente infondata
  • scegliere di estromettere il genitore in questione dall’affidamento e affidarlo a quello che non ha effettuato la richiesta
  • condannarlo al risarcimento del danno perché ha agito in mala fede o con colpa grave.

Dopo aver presentato la richiesta affidamento esclusivo, il giudice effettuerà una valutazione per verificare che la domanda non pregiudica l’interesse del figlio minore.

La decisione del giudice dovrà essere rilasciata entro 15 giorni per garantire la certezza e la celerità del procedimento.

Se la richiesta di affidamento viene inviata da entrambi i genitori, spetta sempre al giudice stabilire a chi sarà affidato il minore.

Nel provvedimento di decisione che il giudice emetterà dovranno essere indicati:

  • i motivi per i quali un genitore è stato considerato idoneo all’affidamento
  • le ragioni per le quali l’altro genitore è stato designato come incapace di potersi occupare del figlio: cosiddetta motivazione in negativo.

Un nostro avvocato formulerà la richiesta da presentare al giudice nel quale verranno riportati i motivi specifici che la giustificano. Sarà così più semplice ottenere una pronuncia positiva dal Tribunale!

 

Attenzione

L’affidamento esclusivo si distingue dal concetto di patria potestà. Quest’ultima infatti, per definizione, indica il compito da parte del padre di occuparsi della cura, dell’educazione e dell’istruzione di un figlio minore, al fine di curarne gli interessi.

L’affidamento unico invece può essere richiesto o dalla madre o dal padre in presenza dei presupposti che ti abbiamo indicato.

 

Affidamento esclusivo e conseguenze

Vediamo cosa comporta l’affidamento esclusivo!

La legge stabilisce che la parte che ha ottenuto la potestà genitoriale unica sul figlio ha degli obblighi specifici che deve rispettare.

Infatti, questi dovrà:

  • occuparsi di ogni responsabilità legata al minore
  • non opporsi al diritto di visita dell’altro genitore.

A proposito dell’ultimo punto, il giudice in alcuni casi può stabilire dei limiti temporali o negare il diritto di visita del genitore non affidatario, in presenza di determinati presupposti, e cioè quando:

  • il genitore sia tossicodipendente o soffra di alcolismo
  • il genitore sia violento
  • ci sono patologie invalidanti, e l’incontro con il figlio può avvenire solo in presenza di altri familiari.

Dunque, se hai ottenuto l’affido esclusivo ma il tuo coniuge non rispetta le prescrizioni fissate dal giudice, puoi richiedere assistenza ad un nostro avvocato per farle rispettare!

 

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Il ruolo del genitore affidatario e non nell’affidamento unico

Occorre precisare che in caso di affidamento esclusivo, la responsabilità del genitore non affidatario non viene meno, ma subisce solo una sua limitazione.

Ciò significa che:

  • il genitore non affidatario è sempre tenuto a vigilare sulle decisioni relative all’educazione o alla salute del figlio
  • il genitore ha diritto a rivolgersi al Giudice nel caso in cui ritenesse che le decisioni prese dall’affidatario siano contrarie all’interesse del minore.

Ne discende che entrambi i genitori dovranno continuare a garantire la cura, l’educazione e l’istruzione del figlio. Anche le decisioni più importanti sulla vita del figlio continueranno ad essere prese di comune accordo da entrambi i coniugi.

Per quanto riguarda invece le decisioni quotidiane, il genitore affidatario potrà scegliere in modo autonomo, sempre favorendo l’interesse del figlio.

 

Si può chiedere l’affido esclusivo dei figli maggiorenni?

Non è prevista la necessità di richiedere l’affidamento esclusivo del figlio maggiorenne, in quanto con il raggiungimento della maggiore età, cessa la potestà genitoriale e il figlio ha la piena capacità di agire.

Il figlio potrà decidere dove vivere e avere la propria residenza.

Se però la coppia che si separa o divorzia ha dei figli maggiorenni che non sono economicamente autosufficienti si dovrà comunque decidere sul:

  • mantenimento del figlio
  • luogo in cui dovranno convivere
  • questioni patrimoniali, per esempio la cessione di proprietà immobiliari o di denaro.